24/04/2003: perquisizioni a Cagliari il 16 e 17 aprile
Il 16 e 17 Aprile a Cagliari la Digos perquisiva le case e i "luoghi pertinenti" di 6 compagni/e, di questi tre appartenenti al C.D.A. Fraria, due dei quali hanno ricevuto un avviso di garanzia per glia rticoli 270 e 270 bis, "contestualmete" gli è stata notificata L'INFORMAZIONE DI GARANZIA (artt. 369 e 369 bis del c.p.p.) disposti nell'ambito del proc. pen. N°2839/2003 D.D.A.T.
Riportiamo alcuni stralci del mandato di perquisizione:
"(...) a partire dagli attentati (falliti) del 26/09/02 in occasione della visita del Ministro degli Interni e progressivamente sviluppati con azioni dimostrative, lettere minatorie, attentati (...). L'area di interesse è sempre la medesima, così come i temi che maggiormente caratterizzano il dibattito interno ed i rapporti sia tra i vari soggeti, sia con correlate organizzazioni all'estero (con coinvolgimento anche del versante carcerario)."
ed esplicitamente di seguito afferma che:
"pur non essendo possibile ricondurre il singolo episodio a precisi soggetti, è certa la vicinanza delle tematiche e delle rivendicazioni politiche dei gruppi di appartenenza, rispetto alle tematiche sviluppate nelle attività oggetto delle singole indagini."
Da notare la nuova (almeno per Cagliari) strategia investigativa:
"Occorre, quindi, dispiegare le attività di indagini anche con atti a sorpresa (perquisizioni e sequestri) che consentano di confermare le ipotesi investigative di un collegamento ( di organizzazioni e soggettivo) tra i fatti oggetto di analisi e i soggetti sotto indicati.
Dato che nella citata nota si rileva che .... .... intrattiene rapporti e contatti com personaggi e movimenti dell'area anarco-insurrezionalista, risultando presente anche in occasione di manifestazioni politiche, assemblee e dibattiti, nel territorio della Sardegna."
Oltre alle consuete autorizzazioni "rimozione di eventuali ostacoli..." si prevede l'utilizzo dell'art. 349 comm 1 e 2 c.p.p. che permette di rilevare impronte e scattare foto segnaletiche agli intestatari del decreto di perquisizione,salvo che la Digos ha tentato di farlo anche con le persone presenti nelle abitazioni al momento della perquisizione.
Il materiale di "interesse investigativo" consiste in "materiale documentale (su cartaceo e /o supporto informatico (lettere, volantini e opuscoli, comunicati o altro di propagandistico"; particolarmente ricercata è stata la corrispondenza con i prigionieri, tuttavia non sono state disdegnate schede telefoniche, lettere e manoscritti chiaramente personali e materiale di studio e di lavoro.
FRARIA
Kastedhu
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