10/04/2003: LA PECE NON DARA' PACE!
Stanotte, prima dell'alba, una quarantina fra sbirri e carabinieri in
assetto antisommossa e digos si sono presentati al cancello della "Pece", il
posto occupato sabato scorso nella periferia genovese.
Immediatamente gli occupanti si sono riversati sul tetto contattando più persone possibili all'esterno le quali, poco dopo, sono arrivate sul posto.
Solo dopo l'arrivo dei pompieri, pronti a compiere il loro infame lavoro al fianco della sbirraglia, le barricate sono state divelte e il tetto raggiunto dai porci in divisa.
Il risultato dello sgombero, ancora provvisorio, è di una ventina di denunce, un numero imprecisato di fogli di via e alcune persone ferite, tra le quali una con un dito rotto.
L'azione repressiva, infame e silenziosa, era iniziata da subito con ininterrotti pattugliamenti nel quartiere culminati nei fermi, con relative denunce e fogli di via nei confronti di 3 non residenti, di ieri pomeriggio.
Il tutto coadiuvato da una campagna stampa denigratoria che pretende di ridurre ad un ghetto di punk-bestia un un'azione diretta mirata non solo alla riappropriazione della casa liberata dal furto legale dell'affitto ma anche alla applicazione di una critica radicale all'intero ordine del capitale.
Quell'ordine che tanto in guerra quanto nella sua cosiddetta "pace" sfrutta, avvelena e uccide gli individui per preservare il privilegio e il potere di pugno di zecche.
A quest'ordine non opponiamo nessuna vuota pace,né tanto meno un fasullo ribellismo mediatico, coscienti che soltanto un'altra guerra, quella sociale, diffusa e determinata potrà rompere le catene della schiavitù quotidiana.
La loro repressione non può che accrescere la nostra rabbia e la voglia di appagare i nostri più elementari bisogni verso la conquista di ben più ambiziosi desideri…
Per l'abolizione dello Stato e della società divisa in classi.
LA PECE NON DARA' PACE!
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