02/01/2010: Sul contratto dei chimici
Il testo siglato da CGIL-CISL-UIL sul rinnovo del CCNL chimico-farmaceutico sottoscrive di fatto l’accordo separato sulla contrattazione del 22 gennaio. E’ una scelta sbagliata che indebolisce tutti.
Quasi inesistenti le caratteristiche positive, molte, invece, quelle negative. Infatti:
- 135€ in 3 anni sul livello D1 che diventano 115€ sull’E1, categoria nella quale sono inquadrate le operaie e gli operai sulle linee di produzione, erogate in 3 trance “a salire”; non si fa un esplicito riferimento all’IPCA ma l’entità degli aumenti rispetta quel vincolo. Cisl e Uil (anche di categoria) e Federchimica sostengono che il Ccnl è in linea con l'accordo separato. Chi ha ragione?
- Vengono ABROGATI gli SCATTI DI ANZIANITA’, congelandone la condizione al 31 dicembre 2009: viene eliminato un elemento della retribuzione certo e consolidato, creando una profonda disparità fra vecchi, nuovi e futuri assunti;
- I CONTRATTI A TERMINE potranno durare fino a 54 mesi, quando la legge dice al massimo 36;
- Viene RADDOPPIATO il periodo di prova: 4 mesi per l’inquadramento in E, 6 mesi per l’inquadramento in C e D;
- Chi utilizza i permessi della legge 104 dovrà comunicare all’azienda un CALENDARIO ANNUALE di utilizzo degli stessi. Inoltre il datore di lavoro, in caso di necessità, potrà DIFFERIRNE la fruizione.
- Per tutti i lavoratori viene confermata la flessibilità annuale degli orari di lavoro;
- Si specifica che il Premio di Partecipazione, contrattato a livello aziendale, dovrà essere TOTALMENTE variabile; viene inoltre indicato che i PdP dovranno prevedere decurtazioni collegate all’ASSENTEISMO medio e l’erogazione dovrà essere legata all’ASSENTEISMO individuale;
- Viene introdotto il “Fondo Bilaterale Aziendale”, pagato sia dai lavoratori che dalle imprese, finalizzato ad integrare i salari in caso di CIG, CIGS o contratti di solidarietà; sarà così impossibile richiedere alle imprese di farsi carico direttamente delle integrazioni che saranno pagate anche con i contributi dei lavoratori;
- Ci si impegna ad istituire la Conciliazione e l’Arbitrato sulle vertenze aziendali, limitando così la libertà sindacale.
- Viene confermata la possibilità della deroga a livello aziendale sulle normative del contratto nazionale, punto centrale dell’accordo separato del 22 gennaio.
Questo accordo riduce fortemente i diritti, la contrattazione e il ruolo delle RSU, per questo diciamo no
Roma, 22 dicembre 2009
www.lacgilchevogliamo.it nella FILCTEM
http://www.autprol.org/