02/01/2010: Milano: presidio alla mangiarotti nuclear spa
Il padrone prende i soldi e scappa.
Dopo aver usufruito di 8 mesi di Cassa integrazione, durante i quali si sono dimessi 36 lavoratori, la Mangiarotti Nuclear alza il tiro, con la messa in cigs senza rotazione di 81 lavoratori sui 118 rimasti. In attesa di ricevere l’autorizzazione da Regione e Ministero, la Direzione impone la sua volontà.
L’officina è chiusa, con dentro i pezzi non finiti di Areva (Francia) e Westinghouse (USA), al lavoro restano solo capi, impiegati e tecnici.
Dal maggio scorso, le intenzioni della Direzione di “risanare l’azienda” hanno avuto come unico risultato la diminuzione dell’organico e la scomparsa del lavoro. Tutti gli impegni presi nell’accordo sindacale del 30 aprile (investimenti, lavoro, formazione, manutenzione) sono rimasti sulla carta.
Eppure la crisi non c’entra, anzi: Mangiarotti Nuclear ha un contratto di 140 milioni di dollari con Westinghouse, a cui si sono aggiunti altri contratti stipulati in questi ultimi mesi: ancora con Westinghouse e con Sogin, per la costruzione di Generatori di Vapore, Wessel, Cask (contenitori per i rifiuti nucleari).
Noi accusiamo la Direzione di aver affossato la produzione per chiudere la fabbrica di viale Sarca 336, portando via il lavoro qui acquisito per assegnarlo a terzi, saccheggiando le attrezzature ed i macchinari migliori, preparando la “deportazione” di alcuni lavoratori scelti a Udine.
Altro che moderni imprenditori, sono vecchi sfascisti che agiscono con la presunzione di avere le spalle coperte dalle istituzioni.
Noi non aspetteremo tranquilli che la Regione ed il Ministero decidano sulla Cigs mentre la Direzione smantella la fabbrica.
Organizziamo e sosteniamo il presidio permanente dei cancelli per difendere il nostro lavoro e facciamo appello a tutti coloro che condividono le ragioni della nostra lotta, a darci sostegno.
Milano, 21 dicembre 2009-12-22
RSU Mangiarotti Nuclear spa-Milano
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