09/12/2009: Lettera dal carcere di Firenze-Sollicciano


LA VOCE DEI COMPAGNI
Un terrazzino, quello della mia cella, lo sgabello, un pacchetto di sigarette.
La musica che entra dentro le mura.
La musica, quella dei compagni, della solidarietà, quella che qua dentro mette i brividi sulle braccia e lungo la schiena.
Poi il carcere risponde!
Marocchini, rumeni, albanesi, italiani, molti picchiano con i pentolini sulle sbarre di cemento e in coro si alza una parola che tutti capiscono…
Molti stanno urlando LIBERTA’, LIBERTA’, LIBERTA’!
La vostra voce è entrata…
Da qui, in lontananza, si sentono anche le voci del femminile, dall’altra parte del carcere, si sbracciano, urlano anche loro.
La voce dei compagni entra, colpisce e torna fuori carica di forza.
Molti qua recepiscono e, anche se schiacciati da una realtà di sbarre, mura di cinta e cemento, almeno in questo istante, tirano fuori rabbia, passione e voce.

TUTTI LIBERI!

Un abbraccio grande a tutti e a presto

A PUGNO CHIUSO
Mannu

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Dal 1° dicembre, Mannu è stato posto agli arresti domiciliari.

http://www.autprol.org/