13/11/2009: Sull'arresto di Leonardo Landi
Leo era ricercato dall'antiterrorismo con mandato di cattura internazionale dal 2008, quando la Procura di Firenze da uno dei suoi vari tentacoli aveva orchestrato l'ennesima inchiesta contro situazioni anarchiche toscane. I compagni e le compagne erano accusati/e di associazione sovversiva con finalità di terrorismo, alcuni con l'accusa specifica di aver rapinato a mano armata un ufficio postale, a scopo di auto finanziamento.
Il reato associativo si sgonfierà soltanto all'udienza preliminare avendo però avuto il tempo di rinforzare custodie cautelari in carcere per Paola di oltre sei mesi, per Daniele e Francesco oltre due anni. Al processo con rito abbreviato Daniele e Francesco sono stati condannati a quattro anni per rapina mentre Leo è per lo stesso reato rinviato a giudizio. Tutti gli altri compagni e compagne sono stati prosciolti dal 270 bis.
Da quel 2008 Leo era considerato latitante perchè irreperibile fino all'arresto avvenuto pochi giorni fa a Ventimiglia sotto la direzione del nucleo di prevenzione della polizia del Ministero degli Interni (UCIGOS). La compagna che era insieme a lui al momento dell'arresto è stata indagata a piede libero per favoreggiamento.
Con Leo in oltre dieci anni di attività del Silvestre, nelle sedi di via Fucini e via Del Cuore a Pisa, abbiamo condiviso tante lotte di liberazione della Terra, di liberazione animale e contro ogni nocività. Come redattore per anni di Terra Selvaggia ha passato insieme a noi gli anni forse più difficili nel far passare in Italia l'importanza di queste lotte, in tempi in cui queste venivano sminuite o considerate alla stregua del calderone verde riformista. Priorità di intervento che adesso si incominciano a sentire di fronte allo scenario di un pianeta morente e di un contesto sociale sempre più cibernetico.
Con sempre maggiore fervore e ferocia in tutto il mondo reprimono sfacciatamente come terrorista ogni espressione di resistenza e dissidenza, soprattutto quando queste si fanno scomode e non inglobabili.
Non possiamo sederci e guardare questo sistema, sennò ci seppellirà, dobbiamo insieme impedire che seppellisca ogni germoglio di rivolta e che non abbia la possibilità di rinnovarsi con gli stessi strumenti della distruzione.
Volere Leo libero significa continuare la lotta contro questo sistema tecno-industriale e le sue mille manifestazioni nocive di cui Leo è sempre stato un acerrimo nemico, per questo il sistema lo ha incarcerato.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza a Leo e a tutti coloro che quotidianamente rappresentano un ostacolo nei confronti di questo sistema di morte.
LIBERTA' PER LEO
LIBERTA' PER TUTTI I PRIGIONIERI E LE PRIGIONIERE RIVOLUZIONARI/E
Il Silvestre, 8 Novembre 2009
da informa-azione.info
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