11/11/2009: Regione Lombardia: OMICIDIO SUL LAVORO durante la manifestazione ALFA ROMEO al PIRELLONE
Oggi alle ore 12 circa, al termine della manifestazione al Pirellone dei lavoratori Alfa Romeo e di altre fabbriche in crisi (ex Eutelia, ecc..) è morto un operaio che lavorava alla ristrutturazione al 10° piano del palazzo delle Generali (angolo piazza duca d'Aosta-via vittor Pisani), a 20 metri dalla sede della Regione.
I lavoratori dello Slai Cobas dell'Alfa, recatisi immediatamente sul posto, hanno visto una decina di migranti allontanarsi dal palazzo senza che la polizia intervenisse e chiedesse loro qualcosa.
Al decimo piano la scena era straziante; il lavoratore morto per terra vicino a un muro che gli è crollato addosso. A un metro dal cadavere un caschetto giallo nuovo fiammante che qualcuno ha messo lì dopo il fatto.
I lavoratori dell'Alfa sono corsi nell'aula del consiglio regionale che si stava svolgendo a 50 metri di distanza ed hanno chiesto a gran voce la sospensione del consiglio per permettere ai consiglieri regionali di recarsi sul posto. I presidente del consiglio regionale De Capitani, invece di sospendere il consiglio, ha redarguito il lavoratore che ha avvisato del fatto!
Comunque diversi consiglieri regionali si sono poi recati sul posto del nuovo omicidio sul lavoro, avvenuto emblematicamente di fianco al palazzo del potere lombardo.
Milano, 10-11-2009
Slai Cobas Alfa Romeo
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ALFA ROMEO di ARESE: ASSEMBLEA SULL’AUTOSTRADA di un migliaio di lavoratori CONTRO LA CHIUSURA DELL’ALFA
Questa mattina un migliaio di lavoratori del sito dell’Alfa di Arese (non 250 come erroneamente scritto da qualcuno) ha invaso l’autostrada dei Laghi, ove si è svolta l’assemblea dei lavoratori.
I lavoratori erano organizzati dallo Slai Cobas e dalla Fiom.
Lo Slai Cobas ha ribadito:
1. No ai trasferimenti=deportazioni a Torino;
2. mantenimento lavorazioni ad Arese;
3. nuove produzioni Fiat/Alfa Romeo per Arese;
4. stop alle delocalizzazioni Fiat all’estero;
5. divisione del lavoro fra tutti gli stabilimenti, senza chiuderne nessuno;
6. eliminazione del reparto confino fatto dalla Fiat a Nola (Napoli);
7. stop ai finanziamenti pubblici alla Fiat quando licenzia e chiude gli stabilimenti.
Lo Slai Cobas chiede un incontro immediato con la Regione Lombardia e Formigoni:
- non è accettabile che la Fiat butti sulla strada i lavoratori di Arese e continui a comandare con i suoi uomini sui 2 milioni e 350mila mq dell’area di Arese ove, con l’Expo 2015, ci sarà una mega speculazione con alberghi di lusso, ville con piscina, il più grande centro commerciale d’Europa, ecc..
- la Regione ha firmato con noi e tutti i sindacati nel 2003-2004 un accordo che prevedeva su Arese l’auto ecologica e la mobilità sostenibile; ora deve battere un colpo e non può far finta di niente.
Nei prossimi giorni, a partire da giovedì e venerdì, continueranno le iniziative di lotta finchè la Fiat non ritirerà la decisione di chiudere Arese.
Arese, 3 novembre 2009
Slai Cobas Alfa Romeo
http://www.autprol.org/