11/11/2009: Lettera firmata, di 15 prigionieri arabi nel carcere di Asti, alla corte d’assise di Milano


Al presidente della Corte d’Assise di Milano giudice Luigi Domenico Cerqua
Oggetto: istanza per chiedere i nostri diritti in carcere

Gentile presidente Cerqua,
Le chiediamo gentilmente di intervenire e di chiarire le nostre gravissime condizioni che viviamo da 6 mesi nel carcere di Macomer, dove vengono calpestati la maggior parte dei nostri diritti. Stiamo vivendo una situazione disumana (anche i diritti delle cure mediche sono stati vilati, alcuni detenuti sono stati picchiati).
E adesso siamo nel carcere di Asti, nelle celle di isolamento, con un passeggio di 7 metri. Puniti, ma perché?Una pena nella pena, una vera tortura. Non siamo in condizione fisica né mentale di poter partecipare al processo.
A questo punto chiediamo alla S.V. di intervenire affinché troviamo la condizione data per poter partecipare al processo. In particolare, il detenuto Abbachi Kamel, che soffre il mal d’auto, è stato trasportato in furgone da Benevento fino a Asti. E’ partito il 30/09 alle 17 da Benevento ed è arrivato ad Asti alle 5 del mattino del giorno 01/10. Lo stesso giorno, dopo un’ora, è stato trasportato alla Corte d’assise di Milano per assistere al processo (senza aver dormito e neppure mangiato).
La ringraziamo anticipatamente, sperando in una positiva risposta e le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Asti, 05.10.2009

Seguono le 15 firme, quelle leggibili con certezza sono:
Abbachi Kamel, Zarkaoui Imed, Khemiri Mohamed, Chehidi Ali, El Haoui Ijamel, Bel Haj Mettah Faicel, Boussaha Samir, Nasr Mourad, Bechir Kaouana, Bennasr Mehdi, Hadj Meftah Chaouki

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