20/10/2009: Nuovi passi verso l'unificazione della resistenza irachena
"Nonostante il ritiro dai centri urbani dal 30 giugno, le truppe statunitensi in Iraq rimangono attive nel paese. Il 10 settembre, quattro soldati statunitensi sono morti in diversi attacchi della resistenza contro le pattuglie americane a sud di Baghdad e a Baji, nel nord del paese".
Da quando lo scorso giugno i gruppi militanti del Fronte Jihad e Cambiamento hanno designato come rappresentante politico lo sceicco Harez Sheikh al-Dari, segretario generale della Associazione degli Ulema Musulmani, ha preso il via una serie di adesioni ai tre principali fronti della resistenza, di gruppi sia civili che militari [1]. Il campo nazionalista iracheno, che raccoglie attorno al suo progetto politico di lotta contro l'occupazione, per l'indipendenza e la liberazione del paese, un numero crescente di organizzazioni militari e politiche, continua a svilupparsi nella direzione di una maggiore unità.
A questo riguardo, tre nuovi gruppi armati hanno aderito al Fronte Jihad e Liberazione, guidato dal partito Baath e che conta 40 gruppi armati. I nuovi gruppi sono: l’Esercito dei Mutawakilín [2], l'Esercito dei Liberi dell’Iraq [3] e l'Esercito di Mohammed al-Fatih dell’Iraq [4].
Un altro nuovo gruppo che è recentemente apparso vicino al Baath è il Movimento di Liberazione del Sud, creato nel sud dell'Iraq nel mese di aprile 2009 ed il cui segretario generale è Awad al-Aabdán. Nel comunicato con il quale si sono fatti conoscere, firmato il 9 aprile 2009, hanno dichiarato: "Gli abitanti del sud [dell’Iraq] ora patiscono la peggiore delle sofferenze derivanti dall'occupazione di statunitensi, britannici e danesi, oltre alla peggiore delle occupazioni che è l'occupazione iraniana, che ha cercato di isolare la popolazione meridionale dal resto dei suoi fratelli del popolo iracheno. Hanno anche cercato, e cercano ancora, di strappare quest’area dal suo ambiente arabo patriottico, ma anche islamico, per convertirlo in una parte dell'impero persiano. [...] Tuttavia, gli abitanti del Sud non hanno ceduto di fronte a tutte queste divisioni, nonostante la pressione esercitata su di loro. Le genti del Sud si sono sollevate per rispondere a questo complotto. [...] Annunciamo oggi la creazione del Movimento di Liberazione del Sud, che mira a liberare il sud dell'Iraq delle forze di occupazione e a lottare per l'unità e contro tutti i tentativi di divisione".[5]
Anche il terzo fronte iracheno, il Fronte Jihad e Riforma, di tendenza islamista più radicale, ha ricevuto nuove adesioni: la più importante è quella del Consiglio Centrale degli Sceicchi delle Tribù Irachene e Arabe. In uno dei sui comunicati, datato il 20 agosto 2009, si legge: "Sosteniamo l’onorevole resistenza irachena con tutti i mezzi possibili, [...] sosteniamo le posizioni assunte dalla resistenza nel suo programma politico per far uscire l'Iraq dalla catastrofe in cui si trova e, in questo senso, annunciamo il nostro pieno sostegno e appoggio politico al Consiglio Politico della Resistenza [organismo politico del Fronte Jihad e Riforma] [6].
Appello all'unità della resistenza
Izzat Ibrahim al-Duri, l'attuale leader del partito Baath iracheno, ha fatto ricorso al discorso per la commemorazione della Rivoluzione del 17-31 luglio 1968 per invocare la creazione di una struttura unificata della resistenza irachena: "Chiediamo a tutte le fazioni armate in lotta, così come a tutti i partiti politici, le organizzazioni, le tendenze e le personalità dentro e fuori l'Iraq di combattere in completa unità sui principi di liberazione e indipendenza dell'Iraq, attraverso la formazione di un consiglio nazionale o di un consiglio politico o un comando supremo unificato che comprenda tutte le forze della resistenza armata e civile. Il suo obiettivo principale dovrebbe essere quello di unificare le posizioni e i discorsi politici e mediatici"[7].
Jáled al-Murshidy, portavoce del Fronte Patriottico Nazionalista Islamico e portavoce del partito Baath, conosciuto come Abu Mohammed, ha detto alla CEOSI [Campagna spagnola contro l'Occupazione e per la Sovranità dell'Iraq] in una recente conversazione telefonica, che stanno conducendo riunioni con i vari fronti per garantire il successo di questa iniziativa, anche se ancora in una fase preliminare.
Da parte sua, Nasereddin al-Husni, portavoce del Fronte Jihad e Cambiamento, ha assicurato in dichiarazioni al sito web di Al-Jazeera, che il discorso di Al-Duri era equilibrato e conteneva elementi realistici. Al-Hosni ha indicato che il lavoro di convergenza tra i diversi fronti armati iracheni dovrebbe iniziare con un serio coordinamento per progredire successivamente verso accordi a livello globale [8].
Un altro importante supporto all'appello di Al-Duri è venuto dall'Alleanza Patriottica Irachena attraverso uno dei suoi esponenti, Auni Qalamyi, che ha chiesto in un articolo intitolato "Una eccezionale opportunità per l'unità della resistenza irachena" pubblicato sul quotidiano Al-Quds al-Arabi, che tutte le forze contrarie all’occupazione aderiscano a questa iniziativa [9]. L'Alleanza Patriottica Irachena riunisce le forze nazionaliste e di sinistra in esilio, una volta opposte al regime di Saddam Hussein.
Note degli autori e IraqSolidaridad:
1. Vedi IraqSolidaridad: www.iraqsolidaridad.org/2009/docs/08_06_09_Rojo_Varea.html.
In una dichiarazione rilasciata il 10 giugno 2009 (www.iraq-amsi.org/ news.php?Azione=view&id=35788&003fd122630d776de267e7757dc26733), al-Dari ha accettato questa nomina: "La mia accettazione di questa delega sarà un aiuto, a Dio piacendo, per raggiungere il nostro obiettivo di un Iraq che sia di e per tutti i suoi figli, con tutte le sue componenti religiose, dottrinali ed etniche senza che nessuna di esse subisca un’emarginazione o esclusione". Al-Dari nel presente comunicato faceva un nuovo appello alla cooperazione tra i gruppi della resistenza "Collaborino fraternamente tutti i gruppi che si battono per la liberazione dell'Iraq e per preservare la sua unità, l'identità e il benessere dei suoi figli, tutte le componenti da nord a sud, perché siete figli dell’Iraq e lottate per tutte le sue genti, e non solo per una parte di queste. Mantenete la sicurezza e la stabilità in Iraq, per essere in grado di contribuire alla sicurezza e alla stabilità dei suoi vicini e di tutta la regione. Siate a conoscenza dei piani che cercano di opporsi ai fratelli del popolo iracheno per distruggerli. Siate pazienti, resistete, prendete ampio respiro. Non prestate attenzione ai disfattisti e a quelli che corrono dietro ingannevoli nuvole, possiate voi e i vostri fratelli negli altri gruppi della resistenza irachena rappresentare la coscienza viva dell’Iraq e della nostra comunità musulmana, perché incarnate l'unico vero progetto di liberazione dell'Iraq dall'occupazione e dai suoi malvagi progetti"(tradotto dall'arabo in IraqSolidaridad da Akram Jawad).
2. Vedere i testi originali in arabo della richiesta di adesione e accettazione del Fronte Jihad e Liberazione rispettivamente in www.jabha-wqs.net/article.php?id=7312 e www.jabha-wqs.net/article.php?id=7317.
3. Vedere i testi originali in arabo della richiesta di adesione e accettazione del Fronte Jihad e Liberazione rispettivamente in www.jabha-wqs.net/article.php?id=7313 e www.jabha-wqs.net/article.php?id=7315.
4. Vedere i testi originali in arabo della richiesta di adesione e accettazione del Fronte Jihad e Liberazione rispettivamente in www.jabha-wqs.net/article.php?id=7314 e www.jabha-wqs.net/article.php?id=7316
5. Testo originale in lingua araba ricevuto via e-mail inviato alla CEOSI il 4 settembre 2009.
6. Consiglio Centrale degli Sceicchi delle Tribù Irachene e Arabe, "Comunicato di sostegno del Consiglio Centrale degli Sceicchi delle Tribù Irachene e Arabe", 20 agosto 2009. Disponibile in arabo in pciraq.org/index.php?option=com_content&task=view&id=112&Itemid=1
7. Izzat Ibrahim al-Duri, "Discorso del leader supremo del Fronte Jihad e Liberazione e comandante supremo delle Forze armate, Izzat Ibrahim al-Duri, in occasione della commemorazione della Rivoluzione 17-30 1968", 31 luglio 2009. Disponibile in arabo in www.albasrah.net/ar_articles_2009/0809/aldori_310709.htm
8. Al Jazeera, "Appello per unificare la resistenza", 15 agosto 2009. Disponibile in arabo in www.aljazeera.net/NR/exeres/C5A55D29-6C83-444B-BCB2-1E10C9574BCB.htm
9. Al-Quds al-Arabi, 20 agosto 2008.
Traduzione del testo in arabo dell'autore
http://www.iraqsolidaridad.org/2009/docs/analisis_14_09_09.html
I leader di varie formazioni a favore di un reale processo di avvicinamento
di Pedro Pérez Rojo - IraqSolidaridad
15/09/2009
in www.resistenze.org - popoli resistenti - iraq - 21-09-09 - n. 287
da www.rebelion.org/noticia.php?id=91475
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
http://www.autprol.org/