03/10/2009: Lettera dal carcere di San Vittore (Milano) di un'arrestato per la rivolta di agosto nel CIE


Ciao, ho appena ricevuto la tua lettera. Ti ringrazio di essere stato così paziente… Grazie per i consigli. Sai, non hai torto sul fatto che nessuno ti regala la libertà, così è sempre stato e così sarà. Si può solo conquistarla con la lotta, ma credo che sarebbe ora di conquistarla in altri modi. Insomma credo che dobbiamo imparare dalla storia a lasciare il principio della non-contrarietà.
Credo che siamo arrivati ad un certo punto dove tutto, o almeno quasi tutto, è basato sulla ratio, per cui credo che sarebbe ora di usare l’euristica e guadagnarsi la dignità come esseri umani, perché questo siamo e non possiamo non esserlo.
Io non farei appello solo a immigrati, lavoratori, antirazzisti, ma anche agli italiani stessi, soprattutto alla ragionevolezza…
OK! Basta, forse sono patetico, ma è quello che penso e sapete già. Questa nostra manifestazione era pacifica, ma per mancanza di ragione ci troviamo qua e io sono più forte che mai, ma i ragazzi che sono qui, non tutti ma quasi tutti, vorrebbero solo andare in libertà e non pensare agli altri fratelli che dovranno fare lo stesso percorso. Insomma c’è mancanza di ragione basilare, e questo a me non piace. Spero, anzi, parlo a nome di tutti, che questa lotta contro il razzismo continui anche una volta fuori da qui…
Grazie ancora!
Ci vediamo lunedì, cari!!!
Alla “libertà” e non allo “schiavo libero”…
Grazie ragazzi!!! Kone Lacine alias Hassan

I soldi mi sono arrivati e non sapendo come erano messi gli altri ragazzi ho mandato di mia propria iniziativa qualche spesa a due persone del gruppo del processo che sono nel raggio.

S. Vittore, 21 settembre 2009

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