19/09/2009: Lettere dal carcere di San Vittore da alcuni arrestati nel CIE di via Corelli a Milano


Ciao ragazzi, come va?
Spero dal profondo del mio cuore che questo mio scritto vi arrivi e vi trovi in ottima salute.
Cari amici miei, qui quasi tutto bene nonostante mi manca tanto la libertà quella vera, che manca a ogni detenuto. Comunque voglio ringraziarvi tutti quanti con stima e sincero affetto per tutto quello che state facendo per tutti noi, grazie ragazzi, davvero siete delle persone con il cuore enorme, vi voglio bene.
Cari amici vi chiedo scusa se mi permetto di chiedervi un piccolo aiuto, se potete darmi una mano e mandarmi un po’ di euro per poter comprare le sigarette, anche 10 euro.
Cari amici vi saluto e vi mando un forte abbraccio.
Alla prossima lettera, ciao a tutti

Ibrahim
San Vittore, 10 settembre 2009

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Ciao […] come stai? Spero in Dio che questa mia piccola lettera venga e ti trovi in ottima forma fisica e su di morale. Cara […] oggi ho ricevuto la tua bellissima lettera e sono molto felice che voi ci siete per me, anzi per noi, ti voglio dire che dopo aver ricevuto la tua lettera è cambiato quasi tutto perché pensavo di essere da solo senza nessuno che mi aiuta, grazie di cuore, siete fantastici.
Vi voglio bene e forza ragazzi, viva la libertà.
Cari amici voglio ringraziarvi con tutto il cuore per il vostro grande aiuto e per i soldi che mi avete lasciato all’ingresso, li ho già ricevuti, grazie veramente.
(…) quando in tribunale chiediamo di andare in bagno, scendiamo sempre dalle scale fino al primo piano o al secondo, poi usciamo dal corridoio di questi piani, quindi cercate di entrare in aula e non fate casino così sentite le testimonianze e come andrà a finire questa storia, noi speriamo che finisca bene ma soprattutto grazie a voi che ci state vicino.
Cari amici vi saluto, statemi bene, alla prossima e salutami B. quando lo chiami.
Ciao ragazzi, a presto

Ibrahim
San Vittore, 10 settembre 2009

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Ciao,
scrivo a te, anzi ti rispondo anche perché mi avevi mandato un telegramma giorni prima, solo che non avevo la possibilità di risponderti al momento, per cui […] Comunque. Quando arrivato l’avv. Ho potuto dirgli che mi avevi scritto e che salutavi tutti quanti.
Qui siamo divisi in cella, di conseguenza non riesco ad informare il resto del gruppo. Qualcuno l’ho intravisto e mi ha detto di aver ricevuto il telegramma. Vi ringraziamo per la solidarietà. E’ bello sapere che ci sono delle persone così in questo bellissimo mondo di merda.
E’ vero, tanti di noi hanno commesso un sacco di reati, ma credimi, ci sono persone che vogliono integrarsi, come me, senza essere presuntuoso, mi sono integrato, non so neanche parlare bene la mia lingua d’origine, ma almeno quella coloniale mi è rimasta.
Ho studiato qui in Italia fino al terzo anno del liceo, poi ho smesso. E’ una storia lunga, comune a quella di tanti ragazzi come me, te la racconterò in una prossima lettera.
Grazie per la solidarietà, Lacine

S. Vittore, 5 settembre 2009

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