10/09/2009: Incarcerazione di giornalista del foglio progressista-rivoluzionario socialista ISCI KOYLU!


I massicci attacchi, con arresti e censura dei media, chiusura di fogli di opposizione rivoluzionari e progressisti in Turchia si sono di recente intensificati. Tutti questi attacchi avvengono in un momento in cui la Turchia parla di “soluzione curda” e “soluzione democratica”, ma la realtà è tutt’altra, il movimento democratico, patriottico, rivoluzionario e socialista e loro attivisti sono sotto attacco permanente con repressione, montature ogni altro genere di misure repressive. L’esempio recemte dimostra il vero carattere dello Stato fascista turco. Questa l’attacco ha colpito un nostro reportere e giornalista Suzan Zengin della nostra sede di Kartal/Istanbul. Suzan Zengin lavora per le Edizioni Umut da più di 7 anni. È stata anche rappresentante dell’ILPS Turchia (International League of Peoples’ Struggle). Il 28 agosto alle 6.15 del mattino è stata sequestrata dalle forze della polizia antiterrorismo senza alcun motivo legittimo. Suzan Zengin è stata presa in custodia è portata alla centrale di polizia di Istanbul. Al suo avvocato non è stato permesso di leggere la sua pratica col pretesto che è un’indagine segreta. Suzan e altre persone sono state tenute per tre giorni in custodia e il 31 agosto portate di fronte al Tribunale per la Sicurezza dello stato di Besiktas/Istanbul. Suzan sta lottando contro questo provvedimento ingiusto e illegittimo iniziando lo sciopero della fame. Quando l’hanno trascinata di fronte la corte Suzan ha gridato slogan di protesta quali: “oppressione e montature non ci fanno paura”, “abbasso il fascismo” ecc. Poi Suzan e gli altri tre sono stati incarcerati. È detenuta nelle prigione di Bakirkoy/Istanbul, mentre gli altri sono nel carcere di Metris.
Non è altro che una montatura. L’accusa dice che Suzan avrebbe fatto “telefonate sospette” a una delle altre tre persone arrestate, che erano sotto attenzione della polizia per altra causa. Questa accusa è ridicola: da quando lavora al nostro ufficio di Kartal Suzan risponde al telefono. Ma queste false accuse sono sufficienti per arrestare la nostra lavoratrice e incarcerarla.
Solo poco tempo fa la polizia aveva realizzato operazioni repressive ad Erzincan e arrestato due dei nostri giornalisti e altri attivisti.
Questo dimostra l’atteggiamento prevenuto e illegale dello stato verso la stampa rivoluzionaria e socialista. Attacchi, arresti, incarcerazioni e montature non riusciranno a fermare la lotta della stampa rivoluzionaria e socialista, una lotta che siamo fieri di portare avanti.

Facciamo appello a tutte le organizzazioni e individui rivoluzionari, democratici a solidarizzare coi lavoratori del nostro giornale incarcerati e con tutti i prigionieri politici e condannare queste ingiuste e illegali operazioni dello Stato turco.

Viva la solidarietà internazionale!
La stampa rivoluzionaria e socialista non può essere imbavagliata!

İŞÇİ KÖYLÜ (CONTADINI-OPERAI)
Settembre 2009

ro.red@libero.it

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