01/09/2009: Lettera dal carcere di Macomer (Nuoro)


Carissimi compagni, tanti saluti a tutti voi, vi spedisco queste poche righe per darvi le ultime notizie da questo lager.
Domenica 1° agosto 2009.
La direzione di questo lager non ha dato l’autorizzazione ad un nostro compagno di telefonare alla propria famiglia in Algeria. Nel momento in cui questo nostro compagno sta chiedendo una spiegazione alla guardia sul perché di questo sbaglio, un altro compagno si rivolge alla medesima guardia per la stessa ragione. La risposta della guardia è un ordine a tener chiusa la bocca e allo stesso tempo lancia una serie di insulti diretti alla madre del compagno.
Subito abbiamo fatto una battitura e dato a fuoco all’intera sezione. Dopo due ore di fuoco tutta la sezione è diventata un casino di rumori, grida e insulti contro le guardie. In quei momenti due nostri compagni (Khaled e Habib, già colpiti dall’asma, sono soffocati. Dopo 3 ore di sofferenza e di soffocazione è arrivato il dottore locale, ha visitato i nostri compagni e ha dato loro le medicine.

Lunedì 3 agosto 2009
Alle ore 12,30 tre nostri compagni (Habib, Gnawa, Rabbie Said, Mourad Mazi) sono stati deportati in carcere di punizione (14-bis), perché in questo lager hanno sempre chiesto i loro diritti; e ancora oggi non sappiamo niente di loro, né dove sono né come stanno! Siamo molto preoccupati per loro.

Questa è la politica del terrore che il governo fascista in Italia sta applicando contro i prigionieri islamici e contro gli immigrati.
Non mi fanno mai paura e continuiamo la lotta contro questo regime borghese, fino in fondo. Inshallah.

Bouhrama Amine
Macomer, 11 agosto 2009

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