05/08/2009: Manifestazione antirazzista a Berlino sud-est


Verso le 14 circa 250 persone si sono raccolte davanti alla stazione metropolitana Adlerhof, nel quartiere di Berlino Treptow-Koepenick, sotto la parola d’ordine “Per chiudere Lager d’espulsione/Centri d’espulsione/Carceri d’espulsione!” per protestare contro la politica dell’espulsione condotta dalla RFT e contro il carcere d’espulsione di Berlino-Koepenick.
Sin dall’inizio della manifestazione i-le manifestanti si sono trovati di fronte ad un gran numero di poliziotti (parecchie centinaia inclusi due camion con idranti pronti nelle strade laterali), ognuna e ognuno che ha preso parte alla manifestazione è stato penosamente controllato, una persona è stata arrestata, in quanto portava con sé una striscia sull’occupazione dell’aeroporto di Berlino-Tempelhof, preparata per il 20 giugno, in cui la polizia ci ha visto “l’appello a compiere un reato”. L’attivista è stato rilasciato poco dopo in seguito alla pressione dei/delle manifestanti, che hanno bloccato le strade principali.
La manifestazione ha avuto inizio solo dopo il rilascio del compagno. Il corteo si è snodato lungo le strade del quartiere: In particolare si è portato sotto la casa del vice-presidente dell’NPD (partito nazi parlamentare) Frank Schwerdt, dove è stata letta una breve biografia del tipo. Poi il corteo ha raggiunto il carcere d’espulsione di Koepenick. Qui è stato rivendicato il diritto e la possibilità per tutte le persone di poter vivere, in ogni momento, esattamente dove vogliono. Sono state descritte anche le situazioni dei rom senza-casa (accampati a Goerli, Bethanien e in una chiesa di Kreuzberg), le espulsioni di massa verso il Vietnam compiute da Air-Berlin.
Alle-ai passanti è stato distribuito un volantino. Eccolo:

L’arresto per l’espulsione non è collegato a nessun reato! Nel carcere d’espulsione vengono rinchiuse le persone arrivate in Germania senza le carte (valide) o il cui permesso di soggiorno è scaduto. Questo vuol dire che le persone chiuse nelle carceri d’espulsione non hanno commesso nessun tipo di reato. Spesso sono persone che hanno vissuto e lavorato parecchi anni in Germania – il loro solo “delitto” è di non aver (più) il soggiorno in Germania confermato.
Le persone provenienti da altri paesi vengono selezionate secondo i criteri del loro sfruttamento economico. Mentre le forze-lavoro specializzate e ben istruite vengono accolte cordialmente, le persone politicamente perseguitate, le persone fuggite dalla miseria e dalla guerra vengono invece interdette, rinchiuse e infine espulse.
Significativamente queste cose “accadono” senza essere nemmeno percepite da un’ampia parte dell’opinione pubblica; “accadono” lontano, nelle periferie delle città, ai bordi della società.
Oggi siamo qui sulla strada a Koepenick/Grunau per abbattere le mura dell’isolamento e del silenzio e portare l’attenzione sulle condizioni estreme in cui in Germania sono costrette a vivere le persone profughe. In proposito è importante ricordare che nonostante la legge fondamentale (costituzione) compia quest’anno 60 anni e 61 li compia la Carta ONU dei diritti umani, pur sempre una parte significativa della nostra società è esclusa da questi diritti fondamentali.
Il corteo una volta arrivato al carcere d’espulsione voleva portare alle persone rinchiuse forza e coraggio e dimostrare di non averle dimenticate. Qui ha però capito che tutte le persone arrestate erano state trasferite in una parte interna in modo che non riuscissero a sentire, a vedere i segni della solidarietà. Con le urla, con i megafoni, con i palloncini colorati il corteo e infine con un concerto, ha ad ogni modo cercato di salutare le persone chiuse.
Sulla via del ritorno le compagne e i compagni sono entrati nei luoghi in cui veniva festeggiato l’anniversario della fondazione di Koepenick (800 anni fa). Qui hanno informato sulla prassi inumana dell’espulsione vigente nella RFT. Alla fine è stato realizzato uno striscione con la scritta “Koepenick 800 anni – carcere d’espulsione 14 anni – nessuna ragione per festeggiare!” posizionato davanti al comune di Koepenick. In poco tempo lo striscione ha attirato un’enorme attenzione…

www.abso-berlin.tk

13 giugno 2009
da de.indymedia.org/2009/06/253252.shtml

http://www.autprol.org/