05/08/2009: Lager per profughi in Baviera


In Baviera circa 8.000 profughi (bambini, famiglie, persone singole) dovranno vivere in 118 lager costruiti nel bosco, dunque isolati, composti ognuno di 20 baracche, ognuna abitata da 4 persone (per cui in ogni campo saranno ristrette 80 persone). Per anni, queste persone verranno costrette in una baracca di 12 mq per 4 persone, dotata di doccia, mensola per il cibo. Scopo dei lager, dice l’autorità bavarese preposta alla gestione dell’asilo politico è “promuovere la disponibilità al rimpatrio”.
In altri laender della RFT da tempo hanno deciso di rinunciare all’insediamento dei lager e consegnano alle persone richiedenti asilo abitazioni normali. Il Consiglio regionale della Baviera fino a qualche settimana fa era fermo sulla decisione della soppressione dei lager. Lo stesso Consiglio in questi giorni ha deciso di dare alla Baviera una legislazione che prevede appunto la costruzione dei 118 lager accennata. Contro questa decisione i profughi di tutta la Baviera hanno organizzato 4 giornate di mobilitazione nel centro di Monaco, per rafforzare il rifiuto alla costrizione di essere rinchiusi nei lager.
“Meglio morire che essere costretti anche solo per 1 giorno nel lager”, racconta Bilkis Ali Mohammed (35 anni). Lui, sua moglie irakena e i loro 5 bambini hanno vissuto per 8 anni nel lager per profughi nella Waldmeisterstrasse. Sette persone, 8 anni nel container, due camerette, in inverno il gelo, in estate il caldo soffocante. Una vita di questo tipo fa ammalare. Lo hanno confermato di recente i medici in udienza svoltasi al Consiglio del land sull’alloggiamento dei profughi. La miseria è sempre la stessa: camere sovraffollate, pacchi alimentari mischiati a tutto, nessun posto in cui bambini possano fare i compiti, giocare, fare la coda per andare al gabinetto e per fare la doccia. “Questa non è vita, anche le bestie hanno più spazio. I miei figli devono diventare grandi in queste condizioni? chiede la donna cinque volte madre.
Responsabile di questa situazione è la legge d’ammissione (nella RFT) bavarese, la quale prevede per i profughi un obbligo minuzioso a restare nei lager. Questa recente legge lo dice espressamente: “Ai profughi la vita deve essere resa tanto pesante da spingerli ‘volontariamente’ a lasciare la RFT”. Questa è la base giuridica a partire dalla quale 7.636 persone saranno costrette a vivere in 118 lager composti di container.

Per il diritto ad abitazioni dignitose
Anche in Baviera si combina qualcosa. Da quando nel settembre 2008 la CSU [il partito cristiano-sociale di carattere regionale, ndc] ha perso la maggioranza assoluta, è stato costretto a concludere una coalizione con la FDP [partito liberale], le richieste del Deutschland Lagerland Netzwerkes [rete antirazzista] vengono trattate anche nel Consiglio regionale. L’FDP, come la SPD [partito socialdemocratico] e i Verdi esigono la cancellazione dei campi profughi, la CSU è divisa fra politici sensibili al sociale e altri fermi a ‘legge e ordine’.
Già nel dicembre 2008 il Consiglio regionale è stato costretto, senza voti contrari, a disporre l’immediata chiusura a Monaco di due lager-container. Altre ne seguiranno. Nei mesi successi è stata formulata la richiesta generale per la soppressione dell’intero complesso dei lager per i profughi assieme al progetto di legge corrispondente. Nell’aprile 2009, sempre nel Consiglio della Baviera, è stato ascoltata un’esperta; a questa udienza hanno preso parte anche due delegate della rete antirazzista – come esperte. Questa è stata la prima volta nella storia di un parlamento che due profughi hanno potuto esporre il loro punto di vista rispetto all’alloggio dignitoso. La maggioranza delle esperti ha detto: I lager devono essere chiusi poiché ammalano e uccidono.

Tutto deve finire!
Per sottolineare ancora una volta questa richiesta la rete antirazzista Deutschland Lagerland (Germania paese dei lager), insieme ad associazioni antifasciste e a individualità, ha organizzato dall’11 al 14 giugno 2009 delle iniziative nel centro di Monaco. Di seguito l’appello lanciato:

Le lotte portate avanti da anni dalle associazioni antirazziste della Baviera non sono state vane. Dopo tante pressioni e campagne il Consiglio regionale bavarese, in seguito al risultato delle elezioni 2008, non può più ignorare le condizioni esistenti nei lager. Che si debba arrivare ad un cambiamento della legge che regola la costrizione nei lager, è dato per certo. Tuttavia bisogna ancora temere che si arrivi soltanto a miglioramenti di dettaglio, alla soppressione della costrizione soltanto per piccoli gruppi, non generale. Noi non vogliamo nessun compromesso fradicio! Vogliamo sopprimere una volta per tutte la costrizione dei lager!

. Immediata chiusura di tutti i campi profughi!
. Per tutti i profughi abitazioni private invece dei lager!
. Libera scelta del luogo in cui abitare e libertà di movimento!
. Diritto alla vita dignitosa, autodeterminata!

www.deutschland-lagerland.de

7 giugno 2009
da de.indymedia.org/2009/06/252667.shtml

http://www.autprol.org/