05/08/2009: Lettera dal carcere di Iglesias


Cari/e compagni/e, vi invio questa mia per informarvi che ancora una volta mi hanno trasferito; questa volta qui ad Iglesias, una struttura “molto tranquilla”, infatti la direzione è riuscita (come vuole farlo in tutte le strutture), ad “addomesticare il detenuto”.
C’è la direzione che applica regimi di sorveglianza particolare come il 41-bis e il 14-bis per cercare di fare abbassare la testa al detenuto; e ci sono direzioni (come questa di Iglesias), che adottano il metodo “terapia”. Infatti qui non ho ancora capito se è un ospedale o un carcere. Qui per farli stare zitti usano dei massicci psicofarmaci e metadone. Logicamente, con dosi molto eccessive l’unica cosa che si può fare è dormire, nei fatti loro vogliono questo! “la tranquillità”. Ci sono ragazzi giovani che non riescono nemmeno a camminare!!!
Questa volta i “signori” non adottano il metodo dell’impiccagione, che fanno passare per “suicidio” invece che per quello che è, omicidio, preferiscono vederli morire molto lentamente, e così usano questo metodo!!! Bastardi!!!
Per quanto riguarda me, massimo ogni 3-4 mesi mi trasferiscono da un carcere all’altro, così non c’è il tempo necessario di chiudere la sintesi su di me e di conseguenza non riesco ad accedere ai benefici! I bastardi hanno programmato tutto.
Per oggi concludo inviandovi un forte abbraccio e saluti ribelli, e un continuo attacco a stato, capitale, capitalisti e fuoco alle carceri e ai loro servi – porci in divisa, viva l’anarchia.

Francisco
27 luglio 2009

http://www.autprol.org/