29/07/2009: COMUNICATO PERQUISIZIONI E INDAGINI CONTRO ANTIFASCISTI


All’alba del 23 Luglio la DIGOS di Verona e di varie altre città, su mandato del pm Villani, irrompe in casa di 11 compagni/e di varie città del nord Italia per perquisire e sequestrare qualsiasi cosa possa sembrare un arma impropria. Vengono cercate armi ed esplosivi con l’ausilio di unità cinofile, ma il risultato è miseramente nullo, tranne per un petardo ritrovato in casa di un compagno. Viene perquisita addirittura la casa dei genitori di un compagno con l’ovvio risultato di non trovare nulla utile alle indagini, ma creare pressione e paura sulla sua famiglia. A casa di un altro compagno, il quale era in vacanza con la sua famiglia, gli viene sfondata la porta e obbligati i vicini ad assistere come “testimoni” alla perquisizione e ai sequestri. La stampa asservita, in accordo con il capo della digos scaligera Iaccarino, scatena una campagna diffamatoria e falsa nei confronti degli indagati, travisando fatti e costruendo dei mostri pronti per il giudizio del tribunale. Le accuse di danneggiamento, lancio di materiale esplosivo e violenze varie, sono inerenti alla manifestazione antifascista di oltre un anno fa, a Verona, dopo la morte di Nicola Tommasoli assassinato da 5 fascisti.
La digos ha sequestrato nient’altro che vestiti, effetti personali, lettere e qualche volantino politico, asserendo d’aver ritrovato chissà che “prove” di una fantomatica rete di “terribili terroristi” che da anni imperversano nelle manifestazioni di mezza Italia. Ha poi sequestrato molti attrezzi e oggetti spesso usati dai compagni sul lavoro o per usi quotidiani casalinghi, come seghe da legno, la gamba di una sedia rotta, cacciaviti, tronchesi, coltelli, Ecc. Ovviamente anche in questo caso, il “vip della TV” Iaccarino si è crogiolato davanti le telecamere e la sua corte di pennivendoli, d’aver trovato chissà che armi e che “prove schiaccianti” a carico degli indagati, i quali sono indagati solo perché noti militanti antifascisti e partecipanti ad una manifestazione antifascista a Verona.
Il pm Villani, che è ben noto a Verona per aver fatto assolvere i dirigenti della Glaxo dalle accuse di corruzione, tangenti, e peculato, è il “difensore” della corruzione dilagante di multinazionali e sfruttatori vari, un vero cavaliere del capitalismo. Evidentemente la manifestazione in risposta all’omicidio fascista di Tommasoli, ai cani da guardia del fascismo non è andata giù!! Dopo l’ennesimo omicidio di vigliacchi nazisti e l’ennesimo pestaggio a Verona da camerati amici del sindaco leghista Tosi e del suo consigliere di Fiamma Miglioranzi, speravano in una sfilata “ordinata e festosa” delle solite spesso patetiche assemblee cittadine e di partitini e partitucoli sinistrosi, per i quali l’antifascismo è una parola vuota e sono sordi e ciechi di fronte all’avanzata neofascista che stà ammorbando l’Italia intera. La manifestazione è stata una fortissima presa di posizione di migliaia di uomini e donne che hanno detto BASTA al fascismo e ai suoi assassini, che ha gridato che il tempo delle parole è finito, in una città come Verona, tristemente nota per il suo laboratorio razzista, xenofobo e nazista da sempre esistente. I legami fra multinazionali come la Glaxo, magistratura, polizia politica e fascismo sono evidenti. La magistratura veronese dopo aver scarcerato gli assassini di Tommasoli dopo solo un anno dalla tragedia, tenta di colpire il dissenso e chi dell’antifascismo e dell’anticapitalismo porta avanti le lotte giorno per giorno, consci del legame tra fascismo e capitalismo, le stesse aberranti facce della medesima dittatura.
Esprimiamo la massima solidarietà agli/alle indagati/e se innocenti e la nostra complicità se colpevoli!!!

SEMPRE DALLA PARTE DI CHI DI FRONTE AI FASCISMI E ALL’INGIUSTIZIA SCEGLIE DI PROCURAR TEMPESTA!!!
LIBERTA’ PER TUTTI/E GLI/LE ANTIFASCISTI/E!!!

ANTIFASCISTI MILITANTI

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