12/07/2009: Lettera dal carcere di Vigevano


Compagne e compagni,
torno a scrivervi dopo aver assistito alle ennesime infamie che si subisce in questi maledetti lager di stato. Le condizioni detentive sono le seguenti: caldo assurdo nelle celle e completa indifferenza (non è una novità) del personale interno.
Poche sere fa durante il turno di rifilo farmaci, l’infermiera ha sbagliato a prescrivere la cura ad una detenuta, confondendola con un’altra. Per fortuna non ci sono state conseguenze, dato che la ragazza s’è accorta in tempo, l’infamia è che certa gente/manichini considera le persone rinchiuse come semplici cavie su cui lucrare. I farmaci sappiamo bene che, oltre ad aver un impatto di distruzione su natura e animali, sono una delle tante sudici merci – ad effetto casino – che lo stato rifila alle persone per guadagnarci. Per non parlare degli psicofarmaci di cui si fa un largo uso all’interno di queste strutture.
Sembra un problema da poco, ma non lo è affatto, se si pensa che ogni persona reagisce in maniera differente rispetto a quel che viene somministrato, soprattutto, se già segue una cura con altri psicofarmaci. Qui era già capitato che gli assassini in camice bianco, somministrando un sovradosaggio-mix di psicofarmaci, ammazzassero una ragazza.
Un’altra faccenda riguarda i prodotti di spesa che, oltre ad aver prezzi esorbitanti – soprattutto per chi è rinchiuso non avendo persone esterne – spesso arrivano con la data di scadenza del giorno stesso in cui vengono distribuiti o addirittura direttamente avariati. Il vitto dell’amministrazione, non ne parliamo, non segue nemmeno una dieta equilibrata per chi mangia carne, figurarsi per chi, come me, non ne mangia! Infatti, questo bastardi han visto bene di fregarmi il vitto vegetariano (vegano, manco a nominarlo), giustificandosi con “la sua (mia) è una scelta e non un problema/intolleranza alimentare”… quindi, arrangiarsi.
Qui subisco lo stesso trattamento di chi viene incasellato come AS2 (ex EIV), per questo, venendo sempre scortata da ispettore e sovrintendente, capita che le mie ore d’aria vengano diminuite per mancanza di personale-scorta. Il problema non è grave, ormai ho capito come bisogna fare per ottenere quel che spetta: invece inizia a diventare grave quando, per il regime imposto a me, devono pagare pure le altre detenute. Infatti, l’altro giorno, oltre ad aver richiamato me 20 minuti prima della fine dell’aria (orario in cui staccano gli sbirri della scorta e di straordinari non ne vogliono sapere), sono state fatte salire pure le altre ragazze. Ora il problema non sussiste più, ma non si sa mai possa ripresentarsi, sapendo e conoscendo il menefreghismo che hanno sbirri e personale vario nei confronti di chi subisce la tortura delle sbarre.
Queste sono solo alcune delle tante piccole infamie che caratterizzano questi posti di merda e su cui ditte, amministrazione e stato lucrano.
Ora vi saluto, augurando la morte ai profittatori che considerano il denaro e il potere, che comporta, più importante di ogni vita!
Sempre contro le galere.
Solo per la libertà, sempre.

PS. Il bollettino mi è arrivato grazie, un abbraccio Madda

Vigevano, 30 giugno 2009

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