15/05/2009: Lettera dal carcere di Carinola


[…] Questi posti, non solo per le sezioni più punitive, ma tutto il carcere, sono una sofferenza per tutti i prigionieri. Per tutti i carcerati la cosa importante è continuare a lottare affinché queste mura vengano abbattute e tutti vivano da uomini liberi.
Qui la situazione è stabile. Con gli altri compagni della stessa sezione si continua a lottare per cercare di avere qualche attività per potersi muovere e quindi si cerca di parlare e fare resistenza per avere qualche spazio in più con gli altri compagni.
In questi giorni ci hanno chiamati, abbiamo discusso della sezione in cui si vive male. Così hanno messo un lavorante, ci hanno dato il campo sportivo una volta la settimana, come fanno con le altre sezioni. Poi hanno portato della roba nella saletta per fare sport, una bicicletta. Una volta al mese chi vuole può andare a messa, con la stessa sezione. Inoltre, ci hanno dato la socialità alla sera, 2 ore, possiamo così cenare in 3 persone.
Questa è una sezione EIV, ma di punizione, questo ha disposto il ministero, così ci dicono.
Noi, tutti uniti come sempre continuiamo a lottare e ad andare avanti senza arrenderci mai, perché per tutti i prigionieri la speranza più viva è la libertà e questa fiamma non si spegne mai.
In carcere non ci può essere mai il senso del giusto, del corretto o della dignità umana, perché tanti uomini sono privati della propria libertà.

Tanti cari saluti a tutti i compagni e alle compagne dai compagni della sezione EIV di Carinola,
con affetto Antonino

22 aprile 2009

http://www.autprol.org/