20/04/2009: Saronno: Perquisizione all'alba e provocazioni
Questa mattina (17/04) all'alba quattro carabinieri si sono presentati a casa di un compagno, alla ricerca di (citiamo): "armi, proiettili, materiale esplodente, missili e bombe". Questa perquisizione è stata giustificata a detta dei militari dalla comparsa avvenuta qualche giorno addietro di alcune scritte anarchiche e contro i razzisti della Lega nei comuni del saronnese.
La perquisizione ha dato i suoi frutti: requisite quattro pericolose bombolette spray di vario colore, oltre a numerosi fogli riempiti da deliranti e sovversive frasi su Anassagora, Anassimandro e Talete, contornati da scarabocchi inneggianti all'anarchia e al telos, evidenti prove di eversivi progetti filosofici ai danni dello stato, partoriti nelle lunghe ore di lezione... Il compagno è stato quindi avvisato della prossima denuncia ai suoi danni per presunto danneggiamento, e della prosecuzione delle indagini.
Questa perquisizione avviene dopo che nelle ultime settimane le provocazioni sbirresche nei confronti del movimento saronnese si sono susseguite in una escalation di repressione.
Un paio di settimane fa, verso mezzanotte, una volante dei carabinieri appostata di fronte al TeLOS ha puntato il faro posizionato sul tetto della macchina verso lo spazio, indirizzandolo verso ogni movimento, per circa un quarto d'ora.
Qualche giorno dopo un'altra volante si è posizionata nello stesso punto ad effettuare il controllo stradale, con l'evidente intento di intimidire e controllare i movimenti intorno allo spazio...
La sera successiva due compagni che si stavano dirigendo al TeLOS sono stati fermati e perquisiti per strada, senza nessun apparente motivo, per essere poi portati in caserma e denunciati per possesso di sostanze stupefacenti (qualche grammo di fumo).
Qualche mattina dopo sulla porta d'ingresso del TeLOS è stato rimosso un foglio di divieto di accesso agli sbirri, e al suo posto è apparsa una frase di insulti a Carlo Giuliani, poi canticchiata, in presenza dei compagni la sera successiva in caserma, da un esaltato brigadiere.
Quattro compagni difatti nella notte tra il 14 e il 15 sono stati fermati nel centro di Saronno, con l'accusa di aver attacchinato nelle vie saronnesi, e di aver imbrattato con la scritta "Assassini" la vetrina di un negozio della catena di abbigliamento Max Mara, al centro di una campagna nazionale di boicottaggio contro la vendita di pellicce.
I quattro sono stati fermati all'interno di una macchina e, sotto minaccia di una pistola, fatti scendere dall'auto e violentemente perquisiti, a suon di schiaffoni e insulti di basso livello. I quattro sono stati poi sequestrati in caserma per 10 ore, mentre i compagni accorsi all'esterno dell'infame stabile per portare solidarietà ai fermati venivano minacciati e intimiditi da alcuni carabinieri esaltati dalle gesta eroiche compiute qualche ora prima. Solo verso mezzogiorno i ragazzi sono stati rilasciati, dopo la notifica delle denunce per danneggiamento, resistenza a pubblico stronzo, e detenzione di canne... di bambù atte ad offendere! Il tutto contornato da quattro multe per non aver indossato le cinture di sicurezza nei sedili anteriori e posteriori (?!).
Tutto ciò ad ennesima dimostrazione del fatto che l'Autorità, quando si trova di fronte ad un movimento impossibile da imbrigliare, controllare e far rientrare negli schemi della protesta folkloristica e pseudoribelle, da loro costruita e preconfezionata, mostra la sua vera natura di dittatura democratica, tesa alla costruzione di un pensiero unico, dove ogni forma di vera opposizione deve essere cancellata non solo nel suo manifestarsi ma anche nel suo essere pensata.
Le nostre vite sono l'opposizione che non potranno mai cancellare.
Finchè esisteremo saremo la spina nel fianco del loro sistema presuntuosamente Perfetto e Giusto.
Rassegnazione è morte, silenzio è complicità.
*TeLOS*
da informa-azione.info
http://www.autprol.org/