17/04/2009: Milano: report riunione comitato e appello per il 1° maggio


Riportiamo di seguito il complesso calendario di attività settimanale definito nella riunione settimanale del comitato del 15 aprile /

Venerdì 17 aprile
- ore 18: Riunione presso l'Amp di via dei Transiti per dettagliarere una linea di intervento in occasione dell'udienza contro il linciaggio di Abba, prevista per lunedì 20 aprile
- ore 19,30: Volantinaggio in via Crespi per dare seguito all'intervento a fianco degli immigrati vittime di continui raid polizieschi nel quartiere

Sabato 18 aprile
- ore 15: Manifestazione a Sesto S.Giovanni convocata dai compagni del CIP, contro le morti sul lavoro, e di lavoro
- ore 15: Volantinaggio in Corelli in solidarietà coi detenuti
- ore 21: Festa nel quartiere di via Padova per l'autodifesa e l'autofinanziamento dell'Ambulatorio Medico Popolare in vista del suo previsto sgombero del 22 aprile

Domenica 19 aprile
- ore 15,30: Riunione preparatoria della manifestazione del 1° maggio in via Padova presso la sede de "il posto" (via Bramantino ang. via de Predis, zona Prealpi/Mc Mahon - sede con due insegne nere)

Lunedì 20 aprile
- Mobilitazione in mattinata a fianco degli amici di amici di Abba; (indicazioni più precise arriveranno dopo l'incontro di venerdì)

Martedì 21 aprile
- ore 21: Assemblea in via dei Transiti per organizzare concretamente l'autodifesa dell'Ambulatorio

Mercoledì 22 aprile
- ore 6: presidio di autodifesa dell'Ambulatorio Medico Popolare
- ore 21 Riunione del Comitato Antirazzista per dettagliare il calendario di iniziative che convergeranno* *nella preparazione del 1° maggio

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Appello per il 1° maggio

Raccogliendo la proposta proveniente dai compagni di Work proponiamo di costruire una manifestazione che segni un chiaro momento di unità d’azione fra proletari di diverse nazionalità, contro ogni forma di razzismo e discriminazione, per affermare l’intento comune di fronteggiare il fronte padronale e governativo.
Un fronte che sta scatenando un’offensiva a tutto campo finalizzata a scaricare i costi economici della propria crisi sull’insieme della classe lavoratrice e, contemporaneamente, a proseguire sulla strada del militarismo, sia attraverso guerre imperialiste in ogni angolo del pianeta, sia con una crescente repressione interna delle lotte sociali.

Fortunatamente, in risposta a questo attacco, si sono intravisti piccoli ma importanti segnali di risposta dal basso; dagli scioperi alla Bennet di Origgio e alla DHL di Corteolona contro le mafie padronali delle cooperative, alle manifestazioni degli amici di Said e di Abba contro gli omicidi razzisti di padroni e padroncini; dalle imponenti mobilitazioni della popolazione araba a sostegno della resistenza palestinese, alle continue rivolte all’interno del CPT/CIE di via Corelli.
Solo citando episodi ben noti nello scenario politico milanese, i proletari immigrati si sono mostrati sempre più spesso protagonisti di mobilitazioni determinate e imprevedibili, (in una parola: fuori controllo) che hanno affiancato a pieno titolo le lotte dei lavoratori e della popolazione autoctona, che sono andate dalla resistenza operaia di fabbriche come l’Innse, a quella popolare in difesa dei territori deturpati dal capitalismo, passando per il grosso movimento studentesco dell’autunno passato.
Un insieme, tanto ricco quanto frammentato, di esperienze che hanno costretto lo stato a mostrare il suo volto più genuino: una macchina di repressione contro sfruttati ed oppressi per la difesa dei privilegi della classe dominante

Combattere il razzismo, contrastare decisione l’infinita sequenza di pacchetti sicurezza varati dai governi di centro-destra e centro-sinistra, lottare contro la militarizzazione dei quartieri e l’asfissiante pressione (e repressione) poliziesca, per la chiusura dei CPT/CIE e la libera circolazione, sono per noi battaglie di libertà profondamente intrecciate con il sostegno alle lotte che si sviluppano nei luoghi di lavoro e sui territori metropolitani.

Assumendoci la responsabilità di costruire un'alternativa alla vuota ritualità della manifestazione convocata dagli screditati apparati burocratici di CGIL-CISL-UIL, e non ritenendo più sufficiente una “semplice” celebrazione del “mondo precario” che caratterizza la May-day parade, vogliamo cercare di restituire al primo maggio il significato originario di giornata di lotta basata sull’unità di classe fra proletari e sulla loro assoluta indipendenza da ogni ambito o istituzione borghese.
La scelta di convocare una manifestazione in via Padova è tutt’altro che casuale: non una sfilata in un centro città divenuto ormai pura vetrina per bottegai e politicanti in cerca di voti, ma in uno dei quartieri periferici, simbolo della multietnicità, dove l’esercito imperialista italiano, e le forze dell’ordine che lo affiancano, stanno cercando di costruire il loro laboratorio di controllo e repressione sociale, terreno di battaglia concreto in cui contendere terreno al nemico di classe e dare un contributo alla costruzione, dal basso, di un’alternativa allo stato di cose esistenti.

Milano, 16 aprile 2009
Comitato Antirazzista Milanese

info@antirazzistimilano.org

http://www.autprol.org/