05/04/2009: Marcello Lonzi: Continua la vergonga
Il corpo di Marcello è stato riesumato alcuni mesi fa. La nuova perizia ha finalmente accertato quello tutti sapevamo: che è stato ucciso. E sappiamo anche che ad ucciderlo sono stati alcuni tra gli agenti del carcere de Le Sughere di Livorno, dove era detenuto.
Il Procuratore della Repubblica di Livorno, di fronte all'impossibilità di tirare fuori di nuovo la storia della morte "per cause naturali", ha inventato una nuova storia: adesso è accusato di omicidio volontario l'allora compagno di cella di Marcello, il quale (probabilmente minacciato) aveva dichiarato prima di dormire e non essersi accorto di niente, e poi di non essere in cella al momento della morte. Dichiarazione quest'ultima confermata anche da altri detenuti. Per far tornare i conti il Procuratore ha aggiunto un'altra accusa che suona come una vera e propria presa in giro: anche due agenti sono stati indagati... per "mancata vigilanza"!
Cari compagni e compagne, dobbiamo impedire questa ennesima vergogna.
Non possiamo restare a guardare.
D'accordo anche con la mamma di Marcello, Maria Ciuffi, lanciamo l'idea di un presidio davanti alla Procura della Repubblica di Livorno entro un paio di settimane. Discutiamone insieme, fissiamo al più presto una data e un'ora e poi facciamo di tutto per esserci, in tanti. E prendiamoci anche l'impegno di organizzare, ciascuno nelle proprie
città, altre iniziative di controinformazione e di mobilitazione.
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