31/03/2009: Acerra: Inaugurata la fabbrica di morte contro la volontà dei cittadini
Acerra: Inaugurata la fabbrica di morte contro la volontà dei cittadini.
LO STATO E’ TORNATO A FARE LO STATO. ANDREMO AVANTI ANCHE CON L’USO DELLA FORZA. Con queste parole Berlusconi ha inaugurato l’inceneritore di Acerra, questo messaggio è stato trasmesso su tutte le reti nazionali.
I comitati, insieme agli studenti, ai lavoratori erano ad Acerra a manifestare il dissenso, la rabbia, il lutto per un atto brutale che colpisce questa terra massacrata e per ribadire le loro alternative. Un enorme schieramento di forze dell’ordine ha impedito che la nostra protesta arrivasse fin sotto l’inceneritore e si facesse sentire da chi festeggiava i suoi futuri guadagni sulla nostra pelle. Alla fine della manifestazione abbiamo tenuto un’assemblea nella sala del consiglio comunale di Acerra, riprendendo simbolicamente possesso di quello che dovrebbe essere il luogo più vicino ai cittadini.
L’inaugurazione di oggi è un grande atto di violenza contro la democrazia, contro la salute, contro l’immenso valore che noi diamo a questa terra che con tanta tracotanza viene violentata come la nostra libertà.
La “tragedia della Campania” ha vissuto il grande giorno garantita dalle falsificazioni mediatiche, dall’insopportabile militarizzazione del territorio, dall’uso di leggi speciali, dalla criminalizzazione del dissenso, dal segreto di stato rispetto alle informazioni pubbliche (ordinanze, procedure di gara, ecc...) mentre la continuità della nostra lotta deve costituire una grande opportunità per una svolta radicale a favore dell’assunzione della strategia rifiuti zero.
Oggi Berlusconi e Bassolino hanno portato a termine gli impegni presi con le lobbies industriali e con le lobbies camorristiche sacrificando ad essi la Campania intera. Il capo del governo ha addirittura definito eroi i responsabili di questo disastro (Impregilo e Fibe) tuttora indagati per truffa.
Sarà possibile bruciare nell’inceneritore di Acerra «rifiuti imballati e non imballati» e «ovunque stoccati» e le ecoballe di Tufino recita l'ultima ordinanza del presidente del Consiglio, datata 18 marzo, e pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Ancora un’ordinanza che si succede alle altre, tutte fatte di deroghe, costruite in completo spregio della dignità e della democrazia e in assoluta violazione dei diritti della salute e dell’ambiente.
Napolitano, Giannini, Realacci, Letta, Prestigiacomo, Moratti hanno rilasciato dichiarazioni entusiaste sulla farsa recitata ad Acerra questa mattina. Una seconda farsa è stata successivamente recitata per gli operai Fiat di Pomigliano D’Arco quando Berlusconi ha incontrato i sindacalisti a Napoli. Di che stupirsi?
Secondo questi signori siamo tutti noi a dover pagare la loro crisi economica accettando licenziamenti, tagli alla scuola, alla sanità, a rimanere precari o disoccupati, a vedere privatizzata l’acqua e devastato il territorio. Noi siamo definiti “i falsi ambientalisti che hanno bloccato il nostro Paese” negli ultimi anni opponendosi alla Tav, agli inceneritori, alle discariche, alle basi militari. Quindi, chi lotta deve tornare al silenzio con le buone o le cattive, chi perde il lavoro “deve darsi da fare”. A destra come a sinistra questa è soluzione.
I movimenti ed i lavoratori portano avanti le battaglie politiche sapendo di non avere sponde nemmeno nella cosiddetta sinistra radicale. Nella manifestazione di oggi abbiamo rivisto la faccia dell’ex senatore Sodano. Non abbiamo gradito, così come non gradiamo il riapparire di quanti in questi anni ci hanno lasciati soli e che oggi tornano a guardare ai movimenti solo come bacino elettorale. Grazie alle denunce di Sodano si era arrivati al maxiprocesso contro Bassolino e Impregilo, tuttora in corso a Napoli, ma, negli ultimi anni il suo comportamento e quello del partito di appartenenza è stato connotato da una grande ambiguità. L’inceneritore di Acerra è stato volutamente e ripetutamente dato per scontato interrompendo la lotta contro la sua apertura, le discariche sono state dichiarate necessarie, molto stiamo pagando per i suoi silenzi nelle audizioni di quando era Presidente della commissione Ambiente al Senato. Il suo partito, con il sostegno e la presenza in giunta Bassolino mai interrotta, nemmeno quando la sfiducia si è resa davvero necessaria e immediata, ha continuato a legittimare e difendere il Governatore. Le posizioni ambigue su inceneritori, dissociatori e discariche di tutto il partito della Rifondazione non stanno affatto dalla parte dei comitati. Lo abbiamo denunciato da sempre ed oggi più che mai, a ridosso di una campagna elettorale, diciamo con molta chiarezza che i movimenti non hanno nulla da spartire con chi, preferendo le stanze del potere, ci ha venduti a questo nuovo fascismo.
Noi non ci fermeremo. Noi ci battiamo contro inceneritori, discariche, impianti nucleari.
Quando essi vengono inaugurati allora noi ci battiamo per farli chiudere.
Il nostro è un percorso lungo, siamo ancora delle minoranze ma lavoriamo duramente per far emergere il sentimento della resistenza contro questo potere arrogante e prepotente.
Sui rifiuti pretendiamo la strategia rifiuti zero e le “migliori pratiche” di riduzione, di riuso, di riciclo, recupero di materiali.
Da Acerra adesso riparte la lotta per la gestione partecipata e democratica dei beni comuni. Il cambiamento è davanti a noi, è un cambiamento importante per una società in crisi che deve ripensare e riscrivere i suoi valori, la sua economia, il suo ambiente. Questa gestione dei rifiuti è il prodotto di errate scelte politiche legate agli interessi di gruppi di potere economico che non ha a cuore il benessere collettivo.
Lottiamo per cambiarlo, lottiamo per chiudere l’inceneritore di Acerra e per cambiare questo sistema fatto di valori, stili di vita, economia in cui non ci riconosciamo, privilegiando, al contrario, il benessere della collettività, più opportunità occupazionali, maggiore equità sociale e il rispetto per l’ecosistema che ci ospita.
26 marzo 2009
RETE CAMPANA SALUTE E AMBIENTE
http://www.autprol.org/