30/03/2009: ROMA Azione comunicativa nella giornata contro i CPT/CIE


Nell’ambito della giornata contro i CPT/CIE indetta per il 28 marzo 2009 abbiamo voluto comunicare l’urgenza di farla finita con questi lager della democrazia; di comunicarla prima di tutto a chi a Roma è sceso in piazza nello stesso giorno per manifestare contro le iniquità, le discriminazioni e le violenze del capitalismo.
Abbiamo scelto di comunicarlo alla Roma che si ribella al protocollo liberticida del sindaco Alemanno e attacca i simboli dello sfruttamento, perché i CPT e la stessa categoria del clandestino sono il risultato di vecchi e nuovi “protocolli” che stabiliscono frontiere effimere tra gli sfruttati.

Nel punto di maggior visibilità del percorso del corteo è stato calato lo striscione “SALAH UCCISO A PONTE GALERIA – SOLIDALI CON GLI/LE SFRUTTATI/E IN LOTTA – CHIUDERE I CPT/CIE” e distribuito il seguente volantino:

SALAH SOUIDANI ASSASSINATO NEL LAGER DI PONTE GALERIA

Nella notte tra il 18 e il 19 marzo, all’interno del Centro di Detenzione ed Espulsione (C.I.E., ex C.P.T.) di Ponte Galeria a Roma, è morto Salah Souidani, algerino di 42 anni.

Una morte tanto atroce quanto comune quella di Salah, il cui racconto ci è arrivato attraverso la testimonianza dei suoi compagni, che sono immediatamente entrati in sciopero della fame: un malore, la richiesta di cure ignorata dal personale della Croce Rossa Italiana (responsabile della gestione del centro di Ponte Galeria, come di vari altri in Italia), il rituale pestaggio razzista per mano della polizia e il corpo di Salah ritrovato senza vita la mattina dopo nella camerata.

Il risultato di questa vicenda di “normale amministrazione” è l’ennesimo individuo che muore assassinato in uno di questi lager di stato perché sprovvisto dei documenti e del portafogli necessari ad essere ben accolto nella società del consumo.

Normale amministrazione, come il referto medico della Croce Rossa che parla di “arresto cardiocircolatorio per cause naturali”, ennesimo atto di complice collaborazione con cui questo organismo paramilitare completa e legittima l’opera di sterminio svolta dalle forze di polizia all’interno di questi nuovi mattatoi della democrazia.

La stessa complice collaborazione con cui sempre la Croce Rossa, nei teatri delle moderne “guerre umanitarie”, completa e legittima lo sterminio compiuto dagli eserciti, gestendo l’affare dei cosiddetti “danni collaterali” dell’occupazione militare.

Le ultime settimane hanno visto un susseguirsi di proteste e rivolte all’interno di vari C.I.E. italiani (Roma, Bari, Bologna, Lampedusa, Milano, Torino): dall’ammutinamento vero e proprio, allo sciopero della fame e della sete, a gesti disperati come il cucirsi le labbra, l’ingerire batterie rimanendone intossicati, o il tagliarsi con delle lamette. Proprio in seguito a un gesto simile, compiuto per protesta da un immigrato recluso al suo interno, nel C.I.E. di Trapani qualche giorno fa è scoppiata l’ultima rivolta in ordine di tempo, repressa con la consueta brutalità dalla polizia.

Queste storie di ordinario orrore sono lo specchio della realtà di sfruttamento estremo vissuta quotidianamente dai migranti, a cui anche fuori da tali lager è riservata una vita vissuta sotto la perenne minaccia della detenzione e dell’espulsione, obbligati ad accettare qualsiasi forma di ricatto lavorativo pur di evitare la deportazione nella parte di mondo da cui si è scelto di fuggire.

Sono i migranti a pagare il prezzo più alto della “crisi”, e se si accettano come normali le condizioni loro imposte in quanto clandestini (effettivi o potenziali, magari in caso di ritardo nel rinnovo di un permesso) si spalanca la porta al drastico peggioramento di quelle di tutti noi.

All’appello della classe dirigente politica e industriale, che ci vorrebbe invitare a rimboccarci le maniche per spremerci ancora di più, al fine di superare il “problema comune” della recessione economica, rispondiamo con la solidarietà tra gli sfruttati contro la miseria imposta dal capitalismo, contro la repressione riservata alla ribellione e al dissenso, contro le istituzioni carcerarie che mostrano e incarnano il vero volto della democrazia.

SOLIDARIETÀ CON GLI SFRUTTATI E LE SFRUTTATE IN LOTTA
CHIUDERE I CIE/CPT, APRIRE OGNI GABBIA!

Anarchici/e e antiautoritari/e
http://roma.indymedia.org/


http://www.autprol.org/