25/03/2009: Aggiornamento sull'ondata di arresti in Turchia


Traduciamo un aggiornamento sull’ondata di arresti in Turchia pubblicato in questi giorni nel bollettino dell’MLKP (Partito Comunista Marxista Leninista della Turchia)

15 dei 57 socialisti, arrestati il 10 marzo scorso durante il raid poliziesco compiuto negli uffici delle organizzazioni socialiste e nelle abitazioni loro abitazioni simultaneamente in sei città differenti, sono stati incarcerati, mentre gli altri sono stati tutti rilasciati.
5 dei 28 rivoluzionari arrestati ad Istanbul sono stati rilasciati il primo giorno. Il 13 marzo gli altri sono stati portati davanti alla corte. La corte ha deciso per la carcerazione di Hasan Ozan e di Tarik Tepeli e ha rilasciato gli altri 21 socialisti.
Ad Ankara, 5 dei 9 socialisti arrestati sono stati portati in prigione, con loro Alihan Alhan, il responsabile dell’ESP di Ankara. Alhan è stato messo in prigione già in precedenza per i suoi ideali socialisti ed era stato rilasciato proprio 4 mesi prima.
8 dei socialisti che sono stati arrestati ad Adana e Antakya sono stati imprigionati. Tra loro ci sono Hulya Gercek, la responsabile dell’ESP di Adana, e Muhsin Cobanoglu, candidato della piattaforma unita ad Antakya per le elezioni locali del 29 marzo.

Riportiamo l’appello alla solidarietà internazionale lanciato dai compagni di We Want Freedom

Appello alla solidarietà internazionale
Proteste si sono sollevate in Turchia e nel Nord Kurdistan contro le perquisizioni e gli arresti della polizia.
Le organizzazioni socialiste che hanno subito già molte volte in precedenza ondate repressive e arresti rilanciano ancora una volta lo slogan “Non siete forti abbastanza per sconfiggerci!”.
Come per i precedenti attacchi, questa ondata repressiva non fermerà la lotta dei socialisti per la rivoluzione e per il socialismo. I socialisti hanno saputo respingere l’ondata repressiva dell’ 8-12 settembre 2006 con la forza della classe operaia e dei lavoratori e della solidarietà espressa dalle forze rivoluzionarie e progressiste del nostro paese e dall’estero.
Saranno capaci di respingere questa ondata repressiva e di continuare la loro marcia verso la rivoluzione.
We Want Freedom Campaign chiama tutte le forze progressiste, rivoluzionarie e comuniste ad esprimere la propria solidarietà nei confronti dei socialisti arrestati e a protestare nei confronti dello stato turco.
Vi preghiamo di inviare le vostre lettere di protesta ai seguenti indirizzi:

Presidente della Repubblica Abdullah Gul: cumhurbaskanlıgı@tccb.gov.tr
Primo Ministro Tayyip Erdogan: hiliskiler@basbakanlık.gov.tr, bimer@basbakanlık.gov.tr
Ministro della Giustizia Mehmet Ali Sahin: buro.mehmetalisahin@başbakanlık.gov.tr
Ministro degli affair interni Besir Atalay: besir.atalay@icisleri.gov.tr

Vi preghiamo di inviare una copia dei vostri messaggi di protesta e di solidarietà a info@wewantfreedom.org

W la Rivoluzione, W il Socialismo!
W la solidarietà internazionale!

da http://www.mlkp.info/index.php?icerik_id=7939

Associazione Solidarietà Proletaria (ASP)
CP 380, 80133 Napoli – Italia
Sito web: www.solidarietaproletaria.org

info@solidarietaproletaria.org

http://www.autprol.org/