19/03/2009: DA UNA LETTERA DI MAURO ROSSETTI BUSA DA POGGIOREALE


Carissimi compagni, vi aggiorno sullo sciopero che io e un altro detenuto abbiamo fatto.
Dal 16 febbraio fino al 21 febbraio abbiamo rifiutato il vitto dell’amministrazione ed inoltre io sto continuando ad astenermi dal passeggio fino il 26 marzo 2009.
Lo sciopero della fame purtroppo non l’abbiamo fatto prima perché nessuno ha aderito a questo sciopero né della fame né del carrello in quanto mi è stato detto che non erano stati informati che il 16 febbraio si doveva fare lo sciopero e che dovevano aspettare una lettera dell’associazione Liberarsi di Firenze.
Premesso che non è vero che tutti non lo sapevano perché un detenuto ergastolano che era qui mi diede copia del calendario dello sciopero a staffetta nel mese di novembre 2008. I detenuti che non hanno aderito mi riferisco qui al padiglione Venezia (EIV).
Come dicevo, io e un altro detenuto non abbiamo fatto lo sciopero della fame primo perché non aveva aderito nessuno e secondo perché come ben sapete oltre ad essere ammalato di Hiv sono anche affetto da epatite C per la quale da un mese mi stanno curando con punture d’interferone e pasticche, e una volta alla settimana mi prelevano il sangue. La cura purtroppo dura sei mesi se ci sono miglioramenti, altrimenti anche un anno. […]
Qui se avessero fatto lo sciopero della fame non mi sarei tirato indietro visto che è una lotta più che legittima per l’abolizione dell’ergastolo. Pertanto mi scuso con quei prigionieri che hanno fatto lo sciopero della fame per non aver potuto aderirvi come si deve. Ma le mie ragioni credo che siano più che legittime e sono sicuro che comprenderete.
Anche l’altro detenuto non è da meno visto che ha le mie stesse patologie. […] E’ giusto voler contribuire a questa lotta di solidarietà. Se poi questa lotta non avrà risposte fa niente vuol dire che riprenderemo a lottare sperando che nelle prossime lotte siano più organizzate e determinate.
Lotta dura senza paura!
Un caro saluto anarchico a tutti i prigionieri ergastolani e non, alla compagna anarchica Maddalena Calore e a Giuseppe Sciacca e a tutti gli amici prigionieri del reparto EIV ed AS del carcere di Spoleto che mi hanno conosciuto nel 2005
Un abbraccio a tutti i compagni,
w l’anarchia rivoluzionaria.

22 febbrio 2009

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