11/03/2009: Roma - Azioni in solidarietà con la mobilitazione dei prigionieri contro l'ergastolo
Questa mattina è stato affisso uno striscione accompagnato da alcuni fumogeni a Porta Maggiore (piazza molto trafficata di Roma) in solidarietà con i detenuti e le detenute in sciopero della fame contro l'ergastolo.
In seguito sono stati occupati gli studi radiofonici di "Radio Rock" e "Radio Rock Italia" in cui è stato letto al microfono il seguente comunicato:
Interrompiamo le trasmissioni di Radio Rock per leggere uno scritto in solidarietà con tutti quei detenuti e quelle detenute che ora, in questo preciso momento, si trovano in sciopero della fame per l'abolizione dell'ergastolo.
Viviamo in un mondo in cui l'unica legge che vige è quella del profitto, dove l'1% degli abitanti del pianeta detiene più del restante 99%, in un sistema governato da banche e multinazionali, dove i politici sono le marionette di una minoranza di privilegiati, dove siamo costretti a produrre incessantemente per poi non riuscire ad arrivare a fine mese, consumati dalla frenesia e dal lavoro, non abbiamo neanche più il tempo per fermarci a riflettere, di godere della vita e dei rapporti umani.
Ogni giorno pensiamo e parliamo come ci viene proposto, anzi imposto, dai mass-media senza renderci conto che ogni notizia è studiata a tavolino per offuscare le nostre coscienze e per dividerci.
Guardati intorno: sei spiato 24 ore su 24 da migliaia di occhi elettronici, ogni tua conversazione può essere potenzialmente ascoltata. Le tue aspettative, i tuoi desideri, i tuoi sogni sono relegati nei limiti e nei confini imposti dall'autorità e regolati dal denaro.
L'ossessione per la sicurezza fomenta il razzismo e la repressione mentre il terrore che serpeggia crea l'humus adatto per l'introduzione di ulteriori norme di controllo e assoggettamento.
Questa società infame assomiglia sempre di più ad un carcere dove i blindati dei militari, le ronde degli "onesti" cittadini, le volanti in giro di ricognizione pattugliano e sorvegliano la tua libertà di acquistare questo prodotto piuttosto che quell'altro.
Ma c'è chi la gabbia reale la vive tutti i lunghi giorni e le interminabili notti, c'è chi è torturato, ucciso o condannato a passare il resto della sua vita tra 4 mura, a morire ogni giorno, piano piano, democraticamente.
Dal 1° dicembre migliaia di detenuti e detenute sono in sciopero della fame contro l'ergastolo.
La solidarietà si è allargata a macchia d'olio e i detenuti e le detenute di altri paesi europei e non, hanno aderito a questa lotta autodeterminata.
"Dateci la morte ora piuttosto che una lenta agonia disumana", scrivevano gli ergastolani in una lettera provocatoria in antitesi all'ipocrita moratoria internazionale sulla pena di morte...
La democrazia tortura, uccide e ingabbia.
Lo Stato con il bene lecito dell'indifferenza totale dei più, reprime e mette a tacere qualsiasi espressione di lotta e di critica radicale a questo marcio esistente.
Il carcere si erige, spavaldo ed orrido mostro del capitalismo, a ricordarci che un mondo fatto di gabbie c'è sempre stato, ci sarà per sempre e per sempre ci imporrà le sue scelte.
Ma finchè ci sarà il potere ci sarà chi non chinerà la testa alle sue luride macchinazioni, così come finchè ci sarà il carcere ci sarà chi vi loterà contro, anche se ridotto allo stremo o privato di tutto...
SOLIDARIETA' AI DETENUTI E ALLE DETENUTE IN SCIOPERO DELLA FAME CONTRO L'ERGASTOLO E A TUTTI I RECLUSI CHE IN OGNI PARTE DEL MONDO ORGANIZZANO LA PROPRIA RABBIA.
LIBERTA' PER TUTTI E TUTTE
individualità anarchiche
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