23/02/2009: Torino: resoconto presidio e corteo al CIE


22 febbraio. Intorno alle quattro del pomeriggio cominciano a radunarsi sotto alle mura di Corso Brunelleschi un bel po' di antirazzisti torinesi e tanti profughi della casa occupata di corso Peschiera. L'intenzione condivisa è di farsi sentire dai prigionieri - che fino al giorno precedente erano ancora massicciamente in sciopero della fame - e in particolar modo dai reduci della sommossa di Lampedusa. La musica a tutto volume si alterna agli interventi, le dirette di radio Blackout da dentro le gabbie si alternano ai fumogeni e ai petardi. Poi si decide di partire: la gente blocca la strada e comincia a sfilare lungo il perimetro del centro. Ma qualcuno si stacca dal corteo e - dai lati - comincia a battere con delle pietre contro tutto quello che può fare rumore: pali, cassonetti della spazzatura, segnali stradali. Altri li imitano: il rumore, ritmato, è sempre più forte. Intanto, i muri del centro si riempiono di scritte.
Arrivati di fronte all'entrata del Cpt, il rumore è assordante - colpi di pietre ed urla: «Libertà!». Qualche uovo finisce sugli agenti schierati ai cancelli. Intanto, da dentro, i reclusi battono anche loro, rispondono e fanno casino, fino a che la polizia non entra nel recinto e - da oltre le gabbie - si fa vedere minacciosa, ben armata di scudi, caschi e manganelli. Incerti tra la paura e la rivolta aperta, i reclusi tentennano. Alla fine la tensione si allenta, e le guardie si allontanano dalle gabbie. Il corteo intanto è finito e si è trasformato di nuovo in presidio. Ancora pietre ritmate, ma a sfumare. Poi il silenzio: ci saranno altre occasioni.

Ascolta alcune delle testimonianze raccolte da Radio Blackout durante il presidio…
http://www.autistici.org/macerie/?p=12915

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Come si chiudono i Cpt
Guarda il video della sommossa di Lampedusa su: http://www.autistici.org/macerie/?p=12885

Intanto che guardi il video, ascolta la voce di uno dei protagonisti della rivolta di Lampedusa rinchiuso dentro al Cpt di Torino, intervistato da Radio Blackout: http://www.autistici.org/macerie/?p=12885

Vernice rossa
21 febbraio. "La Croce Rossa gestisce i lager per migranti", "Fuoco ai Cpt" sono alcune delle scritte comparse nella notte sui muri di 8 sedi della Croce Rossa a Torino, Settimo, Chivasso, Pino, Chieri, Moncalieri, Nichelino e Beinasco. A Moncalieri, alle scritte è stata aggiunta una secchiata di vernice rossa.

Cooperative rosse
20 febbraio. Sono le sette di sera e la gente si affretta a tornare a casa con le borse della spesa quando un manipolo di antirazzisti si ritrova di fronte all'ingresso dell'Ipercoop di via Livorno. All'interno del supermercato hanno già seminato tra le merci diverse migliaia di volantini che denunciano la gestione del lager di Lampedusa da parte del consorzio di cooperative rosse Legacoop. Non si capisce, urlano al megafono, se siano da considerarsi rosse per la vergogna di questa pesante responsabilità, o molto più semplicemente per il sangue dei tanti immigrati perseguitati sui quali guadagnano, nascondendosi dietro alla retorica dell'etica e dell'impegno sociale.
Gli antirazzisti, in solidarietà con i reclusi nel CIE (ex-Cpt) di corso Brunelleschi in sciopero della fame, aprono due striscioni con su scritto: 'Legacoop gestisce lager' e 'Non c'è lager dal volto umano', e per un paio d'ore distribuiscono volantini agli attenti consumatori.
Leggi il volantino distribuito su http://piemonte.indymedia.org/attachments/feb2009/coop.jpg

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Sabato 21 febbraio di fronte al CIE di corso Brunelleschi si sono dati appuntamento compagni delle varie aree dell’arcipelago antirazzista torinese.
Il giorno precedente, durante la visita al CIE dell’europarlamentare Agnoletto, una donna recatasi lì per portare cibo ad un parente, è stata più volte respinta e infine violentemente strattonata dagli agenti di guardia, che per ore hanno impedito l’ingresso al centro.
Battitura di ferri, petardi, musica, interventi e le dirette alla radio dal CIE hanno caratterizzato un pomeriggio di solidarietà con i reclusi, alcuni dei quali ancora in sciopero della fame. Il pomeriggio si è concluso con un corteo intorno alle mura del centro, durante il quale la polizia in assetto antisommossa è entrata nelle varie sezioni del CIE minacciando apertamente gli immigrati. All’esterno scritte solidali e, fortissimo, il fragore delle battiture di pali della luce, cassonetti, segnali stradali.
Sul muro campeggiava tra le altre una grande scritta blu: “questo è un campo di concentramento”.
La notte precedente al presidio/corteo sulle sedi della Croce Rossa di Torino, Settimo, Chivasso, Pino, Chieri, Nichelino, Moncalieri e Beinasco erano comparse le scritte "la Croce Rossa gestisce lager per migranti", "fuoco ai cpt". A Moncalieri è stata anche gettata una bella secchiata di vernice rossa.

Appuntamenti nei prossimi giorni:
La crisi se la paghino i padroni!
Martedì 24 febbraio punto info in via Po 16 dalle 18.

Giovedì 26 febbraio assemblea “La crisi se la paghino i padroni!”. Oltre la resistenza per l’azione diretta e l’autogestione. Introduce Stefano Capello. In corso Palermo 46 dalle 21.

Contro tutte le galere con gli immigrati in lotta
Martedì 3 marzo ore 18 punto info in via Po 16
Senza Stati né frontiere nessuno è clandestino

Federazione Anarchica Torinese – FAI, Corso Palermo 46
La sede è aperta ogni giovedì dopo le 21
fai_to@inrete.it - 338 6594361

http://www.autprol.org/