02/02/2009: Grecia: I blocchi stradali degli agricoltori proseguono da 8 giorni


Oggi è l'8 giorno della mobilitazione di massa dei contadini. L'offerta del governo di un piano speciale da 500 milioni di euro è stata respinta dagli agricoltori che hanno intensificato la lotta con più blocchi stradali in tutto il paese.

Migliaia di trattori continuano a bloccare l'Atene-Salonicco, strada nazionale dei Tempi, nel centro della Grecia, e le intersezioni tra Mikrothebes e Nikaia vicino la città di Larissa. I blocchi continuano anche nella Grecia settentrionale, nei crocevia di frontiera di Promachonas, Exochi, Evzoni, Doirani, come ad est a Kipi nell'Evros. Nel sud della Grecia gli agricoltori hanno annunciato che bloccheranno il ponte sull'istmo di Corinto che collega il Peloponneso al resto del paese. Le mobilitazioni si svolgono anche a Creta.

Aleka Papariga, domenica 25 gennaio, ha visitato uno dei blocchi nella provincia centrale di Tessaglia, e ha parlato con gli agricoltori, portando la solidarietà e il sostegno del Partito Comunista della Grecia - KKE. Aleka Papariga commentando alla stampa le mobilitazioni degli agricoltori ha sottolineato che "in tutta la Grecia, da nord a sud, e, naturalmente, qui, in Tessaglia, i blocchi sono di contadini poveri, con reddito basso o medio basso, colpiti dalla Politica Agricola Comune (PAC) e dalla politica del governo, obbediente agli ordini dell'Unione Europea". "Per noi non ci sono blocchi blu, verdi o rossi. Tra i manifestanti vi sono persone che seguono percorsi diversi, che votano partiti diversi e hanno diverse esigenze, ma questo è un problema che riguarda gli agricoltori stessi. Noi appoggiamo tutti i blocchi e non facciamo alcuna distinzione", ha aggiunto Papariga.

La Segretaria generale del KKE ha anche criticato la recente sentenza di un tribunale che condanna alcuni agricoltori per la loro partecipazione in precedenti mobilitazioni e ha sottolineato che la "lotta degli agricoltori deve essere associata anche alla lotta per la democrazia e libertà sindacale".

Gli agricoltori chiedono prezzi minimi garantiti per i loro prodotti, l'aumento delle pensioni, l'abolizione o la riduzione dell'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA), la riduzione dei prezzi del carburante e altro.

26/01/2009

da Partito Comunista di Grecia
Traduzione dall'inglese a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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