30/01/2009: Alfa Romeo di Arese: SCIOPERO contro la FIAT per il licenziamento per rappresaglia di una operaia dello Slai Cobas


Questa mattina i 600 lavoratori di Fiat Automobiles e di Fiat Powertrain di Arese hanno scioperato dalle ore 9 alle ore 11 contro il licenziamento per rappresaglia della compagna Carmela dello Slai Cobas, licenziamento fatto dalla Fiat come ritorsione a una sentenza della magistratura.
La vigliaccata della Fiat è stata motivata per il fatto che il tribunale di Milano ha reintegrato al lavoro un operaio della Fiom licenziato e messo in mobilità dalla Fiat il 1° marzo 2008. Reintegrato lui, la Fiat ne ha licenziato su due piedi un altro. Su quei licenziamenti sono attese a breve altre sentenze della magistratura per lavoratori e delegati dello Slai Cobas.
Questo ignobile licenziamento è illegittimo innanzitutto per il suo carattere antisindacale e di rappresaglia (licenziamenti di questo tipo furono fatti all'Alfa Romeo 20/25 anni fa, e poi cessarono perché contrastati anche dalla magistratura); e poi è del tutto immotivato anche per il fatto che dal 1° marzo 2008 ad oggi l'organico ad Arese è già diminuito di oltre 50 i lavoratori, trasferiti dalla Fiat a Balocco, a Torino, ecc..
Durante lo sciopero i lavoratori hanno presidiato la portineria centrale dell'Alfa Romeo e hanno fatto un'assemblea sulla strada antistante la fabbrica.

All'assemblea lo Slai Cobas ha denunciato la politica della Fiat e delle istituzioni:

1.la Fiat in questi anni, con il concorso dei soldi pubblici, ha licenziato 20.000 operai dell'Alfa Romeo e oggi, con altri soldi pubblici, è sempre padrona dell'area dopo aver fatto finta di andarsene da Arese, e continua a speculare sull'area - in vista di Expo 2015 - col concorso di comuni, provincia e regione;

2.la Fiat vuole sbarazzarsi degli ultimi 600 lavoratori, unitamente ai 300 del call center e ai 200 delle aziende collegate, e contemporaneamente ha l'OK delle istituzioni per speculare sui 2milioni e 350mila mq dell'area dell'Alfa con mega alberghi, village, fermata della MM1, villette e ipermercati, area gestita da Luigi Arnaudo, dirigente Fiat/IFIL fino a ieri;

3.la Fiat licenzia ad Arese così come licenzia e fa attività antisindacali negli altri stabilimenti Fiat per costringere il governo a dargli qualche miliardo di euro a fondo perduto.

I lavoratori in sciopero hanno deciso:
- di chiedere alla Fiat di ritirare immediatamente il licenziamento della compagna Carmela e il reintegro di tutti i lavoratori licenziati il 1° marzo 2008;
- di rivendicare per Arese produzioni Alfa Romeo che garantiscano il futuro a tutti i lavoratori;
- di chiedere alle istituzioni di smetterla di speculare sull'area di Arese e di chiudere i rubinetti alla Fiat, specie nel caso continui a fregarsene dell'occupazione e dei lavoratori.

Nei prossimi giorni, anche in presenza della solita Cig mensile, continueranno le iniziative di lotta.
Arese, 29-1-2009 Slai Cobas

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