23/01/2009: DISARMO DELLA RESISTENZA PALESTINESE: il testo dell'accordo Usa-Israele


Qui di seguito il Testo dell'accordo statunitense-israeliano per porre fine al contrabbando di armi a Gaza, siglato domenica 18 gennaio a Sharm el-Shaikh.
Si tratta del piano di disarmo totale della resistenza palestinese e della progettazione di golpe anti-Hamas attraverso l'addestramento di "forze di sicurezza" regionali.
Viene definita "terrorismo" la resistenza palestinese e "legittima difesa" il terrorismo israeliano.
Interessante è anche la parte che incoraggia l'applicazione delle risoluzioni ONU contro il "terrorismo palestinese", ma non di quelle contro i crimini israeliani, ecc.
Si noti anche il ruolo delle "basi Usa in Europa".

[dalla lista nakba2008@yahoogroups.com]

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Ricordando il fermo impegno degli Stati Uniti verso la sicurezza di Israele, che comprende confini sicuri e difendibili, e nel garantire e rafforzare la capacità israeliana di difendere se stesso contro ogni minaccia o insieme di minacce.
Riaffermando che tale impegno si riflette nella cooperazione militare, di intelligence e per la sicurezza, tra gli Stati Uniti e Israele, nel Dialogo Strategico
Prendendo atto degli sforzi del presidente egiziano Mubarak, particolarmente nel riconoscimento che è indispensabile rendere sicuri i confini di Gaza per realizzare una fine durevole e sostenibile dei combattimenti
Condannando inequivocabilmente come ingiustificabili tutti gli atti, i metodi e le pratiche di terrorismo, dovunque e da chiunque siano commessi e qualunque sia la motivazione, in particolare, i recenti attacchi di mortaio e razzi e altre attività ostili perpetrate contro Israele da Gaza da organizzazioni terroristiche
Riconoscendo che la repressione di atti di terrorismo internazionale, incluso il divieto di rifornimento di armi e materiali relativi a organizzazioni terroristiche, è un elemento essenziale per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
Riconoscendo che l'acquisto e l'uso di armi e altri materiali da parte dei terroristi contro Israele sono state la causa diretta delle recenti ostilità.
Riconoscendo la minaccia nei confronti di Israele di attività ostili e terroristiche da Gaza, compreso il contrabbando di armi e la realizzazione di potenzialità terroristiche, armi e infrastrutture; comprendendo che Israele, come tutte le nazioni, ha il diritto all'auto-difesa, incluso il diritto di difendersi, attraverso azioni appropriate, dal terrorismo.
Auspicando il miglioramento di sforzi bilaterali, regionali e multilaterali per prevenire il rifornimento di armi e altro materiale alle organizzazioni terroristiche, particolarmente a quelle attualmente operanti nella Striscia di Gaza, come Hamas.
Riconoscendo che raggiungere e mantenere una cessazione delle ostilità durevole e sostenibile dipende dalla prevenzione del contrabbando e rifornimento di armi a Hamas, organizzazione terroristica, all'interno di Gaza, e ad altri gruppi terroristici, e affermando che Gaza non deve essere usata come base da cui attaccare Israele.
Riconoscendo anche che combattere il rifornimento di armi ed esplosivi verso Gaza è uno sforzo multi-dimensionale che prevede una cooperazione regionale e componenti internazionali che lavorino in parallelo, e che ciò rappresenta una priorità degli sforzi di Stati Uniti e Israele per assicurare una fine stabile e duratura delle ostilità.
Riconoscendo, inoltre, il bisogno cruciale di assistenza e rifornimenti umanitari sicuri e garantiti ai residenti in Gaza.
Intendendo lavorare con partner internazionali per assicurare l'applicazione di rilevanti risoluzioni sul contro-terrorismo emesse dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in relazione alle attività terroristiche a Gaza,
si sono raggiunti i seguenti accordi:

1. le parti lavoreranno in cooperazione con i vicini e in parallelo con gli altri nella comunità internazionale per prevenire il rifornimento di armi e altro materiale relativo alle organizzazioni terroristiche che minacciano le parti, con particolar attenzione al rifornimento di armi ed esplosivi a Hamas e a altre organizzazioni terroristiche.
2. Gli Stati Uniti lavoreranno con partner regionali e con la NATO per risolvere il problema del rifornimento e trasferimento di armi a Hamas e ad altre organizzazioni terroristiche a Gaza, nel Mediterraneo, nel Golfo di Aden, il Mar Rosso e l'Africa orientale, attraverso un miglioramento di accordi esistenti o il lancio di nuove iniziative per incrementare l'applicazione di tali accordi in relazione alla prevenzione del contrabbando di armi a Gaza. Tra i mezzi da utlizzare:

• Potenziamento della cooperazione statunitense sulla sicurezza e l'intelligence con governi regionali nei confronti di azioni che impediscano il flusso di armi ed esplosivi verso Gaza - che partono o transitano sui loro territori -; coinvolgimento di rilevanti componenti del governo Usa, come il Comando Centrale, il Comando statunitense in Europa, il Comando statunitense in Africa, e il Comando delle operazioni speciali statunitensi

• Potenziamento dell'unità di intelligence con forze internazionali e navali internazionali e altre entità appropriate.

• Potenziamento delle sanzioni internazionali esistenti e i meccanismi contro il rifornimento di materiali di sostegno a Hamas e a altre organizzazioni terroristiche, compresa una risposta internazionale a stati, come l'Iran, che rappresentano le fonti di approvvigionamento di armamento ed esplosivi diretti a Gaza.

3. Gli Stati Uniti e Israele si assisteranno l'un l'altro in tali sforzi attraverso il potenziamento della condivisione di informazioni e intelligence che aiuteranno a identificare l'origine e la rotta percorsa dalle armi fornite alle organizzazioni terroristiche di Gaza.

4. Gli Stati Uniti accelereranno i loro sforzi per provvedere assistenza logistica e tecnica, addestramento ed equipaggiamento a forze di sicurezza regionali nelle azioni di contrasto al contrabbando, lavorando verso un miglioramento dei programmi di assistenza già esistenti.

5. Gli Stati Uniti consulteranno e lavoreranno con i partner regionali nell'ampliamento dei programmi di assistenza internazionale per le comunità colpite, al fine di fornire un guadagno alternativo a coloro che prima erano coinvolti nel contrabbando.

6. Le parti creeranno meccanismi appropriati per la cooperazione militare e di intelligence per condividere informative di intelligence, monitorare l'implementazione delle azioni intraprese nel contesto di questo "Memorandum of Understanding" e raccomandare misure addizionali per raggiungere gli obiettivi previsti da tale memorandum.
Per ciò che riguarda la cooperazione militare, il meccanismo rilevante sarà lo United States-Israel Joint Counterterrorism Group (Gruppo unito statunitense - israeliano per in contro-terrorismo), (...) e il Joint Political Military Group.
7. Questo Memorandum of Understanding sugli impegni politici in corso tra le parti sarà soggetto alle leggi e ai regolamenti delle parti, compresi quelli che gestiscono il reperimento di fondi e la condivisione di informazioni e di intelligence.

http://www.autprol.org/