13/01/2009: Israele: fine della leggenda dell'unica democrazia in Medio Oriente


Tel Aviv, 12 gennaio - Con una decisone che non ha eguali, il Comitato elettorale centrale israeliano ha escluso dalle elezioni legislative del 10 febbraio prossimo i partiti della comunità araba israeliana, cioè il venti per cento della popolazione dello Stato. Per l'esclusione della Lista araba unita hanno votato in 21 su 37 membri del Comitato, per quella del partito Balad in 26 su 37.
Il divieto è stato sollecitato da alcuni partiti dell'estrema destra ebraica con l'accusa che gli arabi di Israele incitano contro lo Stato, sostengono il terrorismo e rifiutano di riconoscere il diritto di Israele ad esistere. Il deputato arabo israeliano Ahmed Tibi, che guida la Lista araba unita, ha detto "Si è trattato di un processo politico orchestrato da un gruppo di fascisti e razzisti che vogliono vedere il Parlamento senza la presenza di arabi e vogliono avere un Paese senza arabi".
Le due formazioni politiche dispongono nell'Assemblea uscente di sette deputati. Candidati arabi israeliani potranno partecipare alle elezioni nelle liste di gruppi politici ebraici. Tibi ha osservato che a questo punto "Ogni voto per Kadima (il partito di Ehud Olmert e Tzipi Livni) è una pallottola nel petto di un bambino palestinese a Gaza". Israele si è avviato quest'oggi ufficialmente sul sentiero del Sudafrica dell'apartheid.

Arabmonitor
fonte: http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=25885&lang=it

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