09/01/2009: AIR FRANCE-LUFTHANSA: IL NORD NON INSORGE PIU’!
Solo 12 mesi fa, dopo la decisione del Governo Prodi di favorire Air France nella trattativa per la cessione di Alitalia, si erano scatenate le dichiarazioni dei politici e amministratori lombardi. In testa a tutti Bossi, che dichiarava «Prodi di nascosto, a casa sua, ha deciso di vendere ad Air France, non si sa in cambio di cosa» (30-12-07 varesenews).
Al termine della riunione del CdA di Alitalia, che ha approvato "le linee guida" del piano industriale 2004-2006, Mengozzi e il presidente Alitalia, G.Bonomi, hanno riaffermato l'intenzione di arrivare a una piena integrazione, anche societaria, con i francesi. L'A.D. di Alitalia ha ricordato che "quando nel luglio 2001, con questo Governo e con questo azionista, è stato firmato il contratto di alleanza con Air France, era già previsto come obiettivo finale l'integrazione tra le due compagnie. Alla firma del contratto - ha aggiunto - era presente il ministro dell'Economia, G.Tremonti". (Sole 24 ore, 13/09/03)
Nella conferenza stampa con il primo ministro francese Jean Pierre Raffarin si è fatto riferimento anche alla crisi dell'Alitalia e all'alleanza con Air France, Berlusconi, si è spinto anche oltre assicurando che "Alitalia e Air France daranno vita ad una grande compagnia europea" (Corriere della Sera. 26 gennaio 2005)
Dopo quella canea, contro le “scelte romane”, e soprattutto dopo il voto alle politiche dello scorso anno, tutto sembra essere rimasto come prima, con alcune differenze:
- ora al governo non c’è Prodi ma Berlusconi.
- Alitalia è stata privatizzata.
Oggi, come 12 mesi fa, chi comanda in Alitalia vuole privilegiare un accordo con Air-France. Oggi come 12 mesi fa, la Lega con in testa Bossi che tuonano "O Lufthansa o la liberalizzazione con effetto immediato dei diritti di traffico aereo". Inoltre, la richiesta è di "ammortizzatori sociali" per i lavoratori di Malpensa, pari a quelli concessi ai dipendenti Alitalia. (Il Giornale, 6-1-09)
Basterebbe rileggere i giornali di questi anni per verificare come le cose siano andate. Infatti:
- Nel luglio 2001, nel contratto di alleanza tra Alitalia ed Air France, era già previsto come obiettivo finale, l’integrazione tra le due compagnie. (vedi Il sole 24 ore, 13/9/2003)
- Il 25/1/2005 a Roma nel vertice italo francese, tra Berlusconi e Raffarin (primo ministro francese), ed alla presenza di una delegazione composta da numerosi ministri ed imprenditori, venivano sanciti accordi su Tav, enel e nucleare. Su Alitalia e Air France, Berlusconi ha dichiarato che: daranno vita ad una grande compagnia europea. (vedi Corriere e La Repubblica, 26/1/05).
- Il 23/11/2006 anche nel vertice tra Prodi e Chirac, alla presenza di numerosi ministri e industriali, è stato riconfermato quanto deciso dal precedente Governo, arrivando anche ad intese in materia di smaltimento rifiuti, candidatura di Milano all’expò 2015 e di accelerazione della Tav.
Al di la quindi delle divergenze di facciata, ci troviamo di fronte a decisioni già prese negli scorsi anni, dal Governo di centro destra, con la presenza del Ministro Maroni, e con Bonomi, come presidente di Alitalia. Decisioni poi riconfermate ed avallate anche dai Governi di centro sinistra.
Tutte le frottole sul salvataggio di Alitalia da parte di padroni italiani, si stanno dimostrando false. La decisione di smantellare Alitalia in favore di Air France è stata decisa nel contesto europeo dei trasporti. Le divergenze tra i vari schieramenti, non sono sulle scelte ormai già fatte, ma su chi gestirà l’enorme mole di soldi che sui trasporti e sull’ Expo, pioveranno nei prossimi anni.
I PROBLEMI DEI LAVORATORI, RESTANO IRRISOLTI.
BASTA CON LE ILLEGALITA’ A MALPENSA!
CAI, dopo aver ottenuto da tutti i sindacati, la possibilità di assunzione gli ex lavoratori Alitalia, come vuole, ora su Malpensa e Linate è intenzionata ad utilizzare al massimo il lavoro a termine ed interinale. Inoltre con sempre più insistenza arrivano notizie che CAI per la scelta dell’handling si stia rivolgendo ad Aviapartner (vero cavallo di troia sulla deregolamentazione negli aeroporti). A dimostrazione che la logica degli imprenditori italiani “salvatori” di Alitalia è l’utilizzo di lavoro precario e sottopagato.
AVIAPARTNER: Sono passati più di due anni dall’entrata di Aviapartner sullo scalo di Malpensa e dopo una fase di start-up dove l’azienda, con l’avvallo di Cgil-Cisl-Uil, ha gestito il personale con una flessibilità esasperata (vedi part-time e precari), ad oggi nulla è cambiato.
Nata la società per l'Expo
Nasce Expo Milano 2015 — e non più Soge —, la società che dovrà gestire il grande evento del 2015. Ci sono voluti più di otto mesi, decreti stracciati, attese infinite, statuti buttati nel cestino e riscritti, per dare l'avvio operativo alla governance della società, proprio alla vigilia dell'assemblea generale del Bie prevista per oggi a Parigi.
Il ministero dell'Economia ha indicato come suo rappresentante nel cda di Expo Milano, Angelo Provasoli, ex rettore della Bocconi.
Confermati gli altri quattro nomi: Paolo Alli per il presidente della Regione, Roberto Formigoni, Enrico Corali per il presidente della Provincia, Filippo Penati, Paolo Glisenti per il sindaco Letizia Moratti e Diana Bracco indicata dalla Camera di commercio di Carlo Sangalli. La Bracco è stata anche nominata presidente di Expo Milano.
Toccherà all'assemblea decidere l'ammontare dei compensi. Per la retribuzione dell'AD, la decisione spetterà al cda, "previo parere favorevole del Collegio dei sindaci".
Il collegio sindacale: presidente Dario Fruscio (area Lega), Marco Spadacini (area An) e Beniamino Lo Presti.
Per loro il compenso è di 20 mila euro. Per il presidente di 30 mila. (2 dicembre 2008, Corriere della Sera)
EXPO. CASTELLI: LE RISORSE DEL GOVERNO? IN UN TESORETTO DI 5 MILIARDI
Milano, 16 dicembre 2008 - Finanziamenti - Castelli ha parlato di una "capienza" di 5 miliardi in cui stanno certamente i 2,3 miliardi di finanziamento statale per le opere di Expo.
Condizioni di lavoro e di orari non rispettose delle norme vigenti
Condizioni igienico-sanitarie: quasi inesistenti. Assenza di spogliatoi per molti lavoratori (gli addetti ck-in, dotati anche di due divise, sono costretti a cambiarsi nelle biglietterie! )
Sicurezza sul lavoro: nei reparti smistamento bagagli e rampa diversi lavoratori vengono immessi al lavoro senza gli adeguati dispositivi di protezione individuale e senza una formazione adeguata mettendo a rischio gli stessi lavoratori e i passeggeri. I carichi di lavoro in questi reparti sono al limite della sopportazione!
Contrattazione aziendale: su mansioni, qualifiche, indennità e assunzioni non ci sono regole. La contrattazione è prettamente individuale con qualche “accordicchio” firmato da Cgil-Cisl-Uil per sistemare o promuovere “gli amici degli amici”.
Lavoro precario in sfregio alla legge, Aviapartner ha stipulato contratti stagionali illegali! Diversi lavoratori hanno impugnato, tramite la nostra organizzazione sindacale, i contratti e già da febbraio ci saranno le prime cause. È giunta l’ora in Aviapartner di costituire le R.S.U. (rappresentanze sindacali unitarie) e le R.L.S (rappresentanze lavoratori sicurezza).
SETTIMA LOGISTICA, RIZ SERVICE, LA CORSICA, SOLUTION TEAM, ECC..
A Malpensa prosperano decine di cooperative, tutte con la dicitura nel loro statuto di “associazione senza fine di lucro”, ma che fanno dell’abuso e della negazione dei diritti dei lavoratori la loro ragione d’essere.
La C.A.I. attualmente è composta da:
- Roberto Colaninno con Immsi 11.8%,
- Gruppo Benetton con Atlantia 11.8%,
- Gruppo Riva con Riva Fire 11.8%, Intesa San Paolo 11.8%,
- Antonio Angelucci con Th S.A. 7.1%,
- Carlo Toto con Toto Costruzioni Generali 7.1%,
- Gruppo Ligresti con Fondiaria SAI 5.9%,
- Fondo Equinox Two S.A. con Equinoxe S.a.r.l. di Salv.Mancuso 5.9%,
- Gaetano Carbonelli - D' Angelo tramite G&C Holding 4.1%,
- Achille D'Avanzo con Solido Holding 2.7%,
- Antonio Orsero con Gf Group 2.4%,
- Marco Tronchetti Provera con Pirelli & C. 2.4%,
- Gruppo Gavio con Finanz.Partecipazioni e Investimenti 2.4%,
- Franc Caltagirone Bellavista con Società Acqua Pia Antica Marcia 2.4%,
- Gruppo Fratini con Fingen S.p.A. 1.8%,
- Maurizio Traglio con Mpa 1.8%,
- Edoarda Crociani con Vitrociset 1.8%,
- Davide Maccagnani con Macca 1.7%,
- Giuseppe Fontana 1.2%,
- Vincenzo Manes con Intek con Fondo I2 Capital Portaolio 1.2%,
- Gruppo Marcegaglia 1.2%.
Tutte queste coop. utilizzano il contratto nazionale UNCI. Contratto illegale firmato dalla sola Confsal, sindacato quasi inesistente nella categoria, che nega alcuni diritti previsti dai contratti e dalle leggi. (negazione ex festività e 14° mensilità, minore coperture di malattia e dei rol).
Nonostante la possibilità di utilizzare la cassa integrazione, (alcune coop ne fanno uso) altre, per risparmiare, non la chiedono (settima logistica) e lasciano a casa i lavoratori senza nessuna copertura economica. Quelle che invece utilizzano la cig, (riz service e la corsica) con un accordo sindacale firmato dalla sola Uil, sindacato con pochissimi iscritti, ottengono, in modo illegale, la possibilità di mettere in cig chi vogliono senza nessuna rotazione e senza anticipare gli stipendi ai lavoratori. Con il risultato di avere lavoratori che lavorano sempre e fanno straordinari, e lavoratori che sono sempre sospesi in cassa e che debbono aspettare lo stipendio che arriva dopo 6-8 mesi dall’inps.
Dopo le lotte condotte in S.E.A. sui precari, sulle differenze retributive, sicurezza sul lavoro e la democrazia sindacale, è indispensabile estendere in tutte le società di Malpensa e Linate la difesa dei diritti dei lavoratori.
5/1/2009
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