17/12/2008: Pistoia: Perquisite le abitazioni di sei compagni


Stamani verso le 7 le forze del disordine hanno perquisito le case di 6 compagni in merito ai fatti di Sabato notte; è palese la volontà di Carabinieri, Polizia e potere politico di far passare quella che è stata un'aggressione in piena regola per una semplice rissa criminalizzando chi ha solo risposto ad un vile assalto. Massima solidarietà ai perquisiti. Seguiranno aggiornamenti.

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Pistoia - Aggressione fascista, ricostruzione della serata

Pistoia, sabato 13 dicembre 2008 - Un compagno, al quale esprimiamo massima solidarietà, che si è subito slanciato a fronteggiare i naziskin, è stato colpito con una catena alla testa (quattro punti all'arcata sopraciliare e due dietro la nuca); subito sono sopraggiunti altri compagni, che dopo un breve parapiglia hanno messo in fuga i neofascisti. Alcuni solidali si sono lanciati all'inseguimento e giunti alla "barriera" (noto incrocio pistoiese) hanno trovato ad attenderli carabinieri, polizia e un'auto della digos (si trovavano casualmente a passare di li? mah).
In tutto sono stati fermati 4 naziskin (due sono riusciti a fuggire), 5 compagni ed un passante(!) che, conoscendo uno dei nostri si era fermato per capire cosa stesse succedendo... la serata è terminata alle 3 di notte davanti alla caserma dei carabinieri, dove un centinaio di solidali aveva chiesto fino a quel momento il rilascio dei compagni.
Domenica pomeriggio alla palazzina si è tenuta un’assemblea molto partecipata (un’ottantina di persone) nella quale sono state decise le prossime iniziative da mettere in atto per denunciare l’inasprimento della violenza fascista in città. Al termine dell’assemblea una cinquantina di convenuti hanno organizzato un corteo che ha attraversato la città fino a terminare in piazza del globo dove sono stati attaccati due striscioni (“aggressione fascista allo spazio liberato ex Breda Est” e “Pistoia ripudia il fascismo”) e distribuito numerosi volantini recanti il comunicato scritto durante l’assemblea.

Alcune precisazioni:
Secondo quanto scritto stamane dai giornali sarebbe stato trovato un coltello a terra vicino al luogo della colluttazione, in realtà l’arma è stata trovata addosso ad un nazi.
L’aggressione non è stata consumata ai danni di un militante dello spazio liberato ex Breda est, ma ai danni di un componente della rete antifascista, che allo spazio aveva organizzato la serata ma che non fa parte dell’assemblea di gestione del posto.
Questi i fatti, ora “alcune curiosità”…

1- Le forze del disordine:
a) "Casualmente", come già detto, un discreto gruppetto di tutori dell'ordine si trovava alla barriera, l'incrocio verso il quale sono scappati i nazi; dopo il fermo i neofascisti hanno continuato ad inneggiare al duce ed a fare saluti romani, cosa proibita dalla “legge” che i signori in divisa dovrebbero far rispettare (ennesima dimostrazione che ciò che pensiamo di leggi e mastini in divisa è vero). I compagni sono stati caricati in auto in maniera rude, il tentativo di un solidale di far fermare il mezzo che stava portando via alcuni dei sei fermati e terminato con lo stesso trascinato per alcuni metri dall’auto della polizia (i pantaloni si erano impigliati al paraurti).
b) Davanti alla palazzina, durante la ricerca, da parte delle forze del disordine, delle “armi dei nazi, un poliziotto è stato visto passare furtivamente un tirapugni ad un carabiniere (basso, moro, con il pizzetto) che lo ha prontamente infilato nel taschino, all’affermazione di un compagno “un tirapugni!” il poliziotto ha risposto: Quale tirapugni? C’è un tirapugni?

2- La ricostruzione dei fascisti: i camerati hanno detto di essere stati aggrediti fuori dallo spazio liberato da una cinquantina di “compagni”, tesi ripresa anche dal comunicato di casapound (che esprime solidarietà agli “aggrediti”)

Alcune domande:
1- Cosa ci facevano otto neofascisti intorno alla palazzina?
2- Perché erano armati (rammentiamo che un coltello è stato trovato addosso ad un camerata)? Risposta valida per entrambe le domande, erano li per aggredire.

Lorenzo Berti, responsabile di casapound (tipo tranquillo condannato a vari mesi per gli scontri durante Pistoiese–Rimini assieme ad un altro militante di CP) afferma che i neofascisti sarebbero stati aggrediti da 50 compagni; ora, come mai se 6 persone sono state aggredite da 50 violenti l’unico che ci ha rimesso è stato un compagno colpito da una catena mentre tra i fascisti non risultano feriti (nemmeno lievi)?
Casapound rifiuta ogni addebito, pur ammettendo che uno dei denunciati “frequenta saltuariamente” il circolo di via San Marco. Ci dovrebbe spiegare allora come mai tra gli aggressori, oltre all’arrestato, ci fosse per lo meno un altro militante del circolo agogè (frequentante la curva della squadra di Basket di Pistoia).
Casapound lamenta danneggiamenti alla loro sede e lettere minatorie al padrone del fondo in cui si trova il circolo. Bene, le scritte ci sono state, e le lettere cui si riferisce il Berti non sono altro che le cartoline preparate dal comitato antifascista sorto nel quartiere dove ha sede agogè: sono tutte firmate nome e cognome, e chiedono lo sfratto dei fascisti, nulla più, tutto facilmente documentabile.
Le responsabilità non sono solo di casapound, osservando le foto dei neofascisti abbiamo notato, oltre alle spillette e le toppe d’ordinanza (celtiche, svastiche, me ne frego! Ecc…) anche una spilletta di “lotta studentesca”, formazione giovanile di forza nuova (sede in piazza San Bartolomeo, 6): questo si leggeva qualche settimana fa sul forum ufficiale di FN riguardo alle tensioni di Firenze tra neofascisti e militanti del centro sociale CPA: un camerata lombardo “INCOMINCIAMO A SPRANGARE STE ZECCHE DI MERDA MICA POSSONO FARLO SOLO LORO, SE IL FASCISMO E' ANTICOSTITUZIONALE CHE INCOMINCIASSERO A GUARDARE COSA E' IL COMUNISMO”; la replica di Rudy Zamperoni di FN Pistoia: “SE DEV’ESSERE GUERRA GUERRA SIA”. http://www.forzanuovaforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3442&SearchTerms=rudy

L’aggressione era evidentemente premeditata, infatti non crediamo che nessuno passeggi armato e che lo faccia casualmente davanti ad un luogo dove si sta tenendo un’iniziativa antifascista, oltretutto, vicino alla palazzina passeggiava amabilmente in compagnia di moglie e figlio un nuovo personaggio pistoiese, che in realtà abita ad Agliana (vicino a Pistoia e dove due settimane fa il nostro amico in camicia nera aveva preso a schiaffi due sedicenni) e proviene da Predappio (appartenente per sua stessa ammissione a Blood and honour, gruppo internazionale “oltre l’estrema destra”. http://www.bloodandhonour.com/index.html)… casualmente era li, casualmente durante l’aggressione, alla quale casualmente ha preso parte uno dei camerati che aveva partecipato assieme a lui ai fatti di Agliana, e casualmente era attaccato al telefono (dava disposizioni?). Quante casualità.
L’atteggiamento dei fasci: Dopo l’aggressione e la breve colluttazione davanti alla palazzina, l’atteggiamento ed i comportamenti dei camerati lasciano trapelare la volontà di attirare verso il globo – dove si trovavano le forze dell’ordine - gli antifascisti, infatti subito dopo il colpo di catena al compagno, hanno voltato l’angolo dello stabile, in direzione globo appunto, ma si sono fermati come per aspettare che qualcuno li inseguisse, lanciando anche improperi verso chi li osservava dalle finestre della palazzina a mo di provocazione.
Claudio Cardillo – responsabile di FN Pistoia - dice che i “cani sciolti” che hanno portato a termine l’aggressione non sono riconducibili a FN (http://www.forzanuovaforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3947&SearchTerms=pistoia), ma come abbiamo dimostrato sopra (la spilla di lotta studentesca) almeno uno è simpatizzante della formazione di Stefano fiore.
Questi i fatti, ognuno giudichi da sé.
Anche se non ci fossero collegamenti diretti fra le due sedi neofasciste presenti in città (ma su questo ci sono forti dubbi) ed i fatti di sabato sera, è palese e verificabile di quanto l’apertura dei due covi abbia incentivato il fiorire, in città, di certe pratiche che fanno della violenza il primo metodo di azione politica. Non è stata una rissa, è stata un’aggressione premeditata e portata avanti da coloro che appartengono all’area politica (ed alle formazioni ad essa riferite, in primis casapound e forza nuova) che ha portato all’uccisione di Davide Cesare “DAX” a Milano nel 2005, di Nicola Tommasoli a Verona pochi mesi fa, che ha perpetrato l’aggressione agli studenti in Piazza Navona a colpi di cinghia e spranga. Non abbiamo da aggiungere altro, non abbiamo più voglia di parlare.

Lun, 15/12/2008
ANARCHICI/E

Da informa-azione.info

http://www.autprol.org/