08/12/2008: Una lettera di Marco Camenisch dal carcere di Pöschwies (Svizzera)


Dal 1. dicembre sono in sciopero della fame.
Si dice spesso che tanto non serve a nulla: (ma…, da un articolo in Svizzera di venerdì 21 novembre 2008) “Rilasciamo circa 6.000 Persone (…)“ disse il ministro della giustizia Greco (…) alla stampa. (…) Vi erano precedute gravi proteste dei 12.315 detenuti del paese. Migliaia (4.000 SF + altri 4.000 sciopero del carrello, secondo le mie info) nelle tre settimane passate avevano fatto lo sciopero della fame a staffetta. Tra cui, sette addirittura si cucirono la bocca con ago e filo. Le carceri del paese sono costruite per ospitare circa 5.500 detenuti. Tutte le celle sono totalmente sovraffollate già da anni.
Questo vuole dire che in un contesto di solidarietà ed organizzazione collettiva, lo sciopero della fame può benissimo contribuire all’efficacia ed al successo nella lotta contro la repressione e la galera.
Dal 1. dicembre fino al più presto il 22 dicembre conduco questa iniziativa di solidarietà e di lotta, in generale per l’annientamento definitivo d’ogni tipo di galera, per la liberazione di tutti gli esseri viventi e naturalmente per l’annientamento di questa civilizzazione, della quale il sistema capitalista è, come macchina di morte planetaria, l’espressione più compiuta.
„Solidarietà con tutte le vittime dell’oppressione! (tutte!!)“
„Dentro e fuori un’unica lotta!“
„La solidarietà non conosce confini!“
Ecco alcuni dei saluti in una lettera collettiva di solidarietà che ho ricevuto da Nuovo Zelanda, dalle sorelle e dai fratelli anarchiche/ci e dei popoli originari in lotta ed anche loro perseguite/i della controrivoluzione preventiva secondo schemi anche a noi molto noti.
Solidarietà contro l’oppressione, secondo me significa anche, ed per il mio essere anarchico addirittura senza riserve:
Sulla via dall’oppressione verso la liberazione, solidarietà contro la repressione oltre ogni confine tra tendenze e differenze!
Unico confine, unica delimitazione, quella tra oppressione e liberazione!
Unica repressione, la repressione d’ogni oppressione!!!
Così concepisco la solidarietà e la mia lotta, anche questa attuale, cioè come parte di una sola lotta, le cui parti ed espressioni ancor tanto diverse, verso via dall’oppressione verso la liberazione, sono inseparabilmente collegate.
- Così lo sciopero della fame, iniziato oggi 1. dicembre dagli ergastolani contro l’ergastolo in Italia,
- con lo sciopero di tre giorni (dal 1. fino al 3 dicembre) in solidarietà con questa lotta da parte d’alcuni compagni nella galera spagnola e tedesca,
- lo sciopero iniziato il 17 ottobre in Spagna dalle compagne rivoluzionarie e dai compagni rivoluzionari del PCE(r) e GRAPO,
- lo sciopero della fame illimitato, iniziato negli speciali il 10 novembre dai prigionieri politici libertari di Cile e d’Argentina come Marcelo Dotte, Esteban Huiñguir ed Axel Osorio,
- la lotta di massa dei detenuti in Grecia, con il successo conseguito,
- gli sforzi per l’organizzazione di una campagna di solidarietà internazionale più ampia per i prigionieri politici della resistenza popolare nei quartieri della metropoli cilena e della lotta di liberazione del popolo originario dei Mapuche,
- il simposio 2008 organizzato da compas di Turchia, dal 19 fino al 22 dicembre, questa volta a Vienna, contro la repressione, l’isolamento ed in commemorazione dei/delle tanti/e combattenti cadute/i nello sciopero fino alla morte contro la tortura e l’isolamento ed il FTyp importato in Turchia dal centro del mostro imperialista, cioè la RFT,
- solidarietà con Mumia Abu-Jamal e le/i MOVE NINE di Philadelphia e tutte le altre persone WAR PRISONERS politiche e sociali degli USA,
- con gli accusati del processo a Berlino contro la mg e con le compagne ed i compagni sotto accusa a Stammheim (DHKP), con gli articoli associativi,
- con le iniziative e gli sforzi dei detenuti e delle detenute "sociali" nella galera tedesca ed associazione IvI,
- con le compagne ed i compagni sotto accusa in Italia, per la costruzione del PC p-m, per l’azione diretta anarchica, per le varie montature giudiziarie, per le lotte in piazza contro la miseria ed il risorgimento fascista,
- con le anarchiche e gli anarchici sotto accusa in Francia per sabotaggio contro il TAV, con Jean Marc-Rouillan, Ibrahim Abdallah…, e la persecuzione e criminalizzazione terroristica della solidarietà,
- con ogni iniziativa di lotta e di solidarietà, le giornate d’azione, gli sforzi organizzativi come ABC, SRI, IvI, …,
- solidarietà anche contro i tentativi dal nostro interno, coscienti o meno, di decomposizione e denigrazione, magari anche costruite sulla critica per se legittima e costruttiva, delle nostre organizzazioni di solidarietà, della loro costruzione e di compas impegnate/i, tentativi che corrono il pericolo di decadere in aiutanti sceriffi della repressione e controrivoluzione borghese. Lo stesso può valere per la critica distruttiva/settaria, per il silenzio, la
desolidarizzazione…,
- con Gabriel Pombo da Silva nella galera tedesca e compas in Italia ed altrove, contro cui sembra in atto una ennesima montatura giudiziaria, la quale, ma guarda caso!, è condotta per l’ennesima volta da una degli assassini di Edo e Sole, il proc Tatangelo (TI), che, zelante persecutore controrivoluzionario, strappa ai suoi compari di merenda anche i processi contro compagne e compagni NO-TAV in Piemonte!
- con la Antiknast-Sylvester-Demo (demo di capodanno contro la galera), indetta ad Amburgo per la libertà di tutte/i le/i prigioniere/i, per la solidarietà rivoluzionaria ed un anno 2009 combattivo,
- con tutte le lotte delle donne e di classe, con le molte lotte delle sorelle e dei fratelli dei popoli indigeni in tutto il mondo, come degli U’wa, dei Tixi, dei Pemones, contro la rapina e la discriminazione, il femminicidio-genocido, la miseria e la guerra, …,
- all’insurrezione anarchica in diffusione in Cile, Argentina, Messico, …!!!
E tutte le altre non elencate non sono di meno!!! Ma sapete bene, la lista sarebbe infinita!
Senza giustizia – nessuna pace!
Finché c’è miseria: solidarietà e ribellione sono un dovere!
La solidarietà è un’arma, usiamola (e non solo questa!)!
Centrali nucleari, capitale e borghesia, scorie da smaltire!!!
Guerra alla guerra imperialista e ad ogni oppressione!!!

marco camenisch,
campo (democratico-psicoterrorista) dei lavori forzati e d’annientamento Pöschwies, Svizzera
1. dicembre 2008

http://www.autprol.org/