03/12/2008: Toscana - Solidali con la mobilitazione contro l'ergastolo
La pena di morte, barbara e crudele che sia, è un male minore rispetto all’ergastolo.
La sofferenza personale è calcolabile in minuti,
in secondi.
In questo caso si parla di sofferenza perpetua
Il 1° dicembre in numerose carceri di tutta Italia, avrà inizio uno sciopero della fame promosso da centinaia di ergastolani per ottenere l’abolizione dell’ergastolo.
Vivere in carcere fino alla morte: questo è oggi l'ergastolo in Italia. Gli ergastolani chiedono a ognuno di noi di riflettere su questa pena inumana, di fare qualcosa per eliminarla.
Attorno allo sciopero della fame degli ergastolani si sta formando una rete di solidarietà. Ne fanno già parte i Comitati femminili formati da parenti degli stessi ergastolani, l'associazione Liberarsi e altre associazioni di volontariato, importanti gruppi europei come il KROM norvegese e l’Associazione GGEBE (Gizabanakoen eta Eskubideen Babeserako Elkartea) dei Paesi Baschi.
Aumentano le morti da carcere e dall’interno delle carceri giungono sempre più notizie di violenze e di mancanza delle minime condizioni di vivibilità ma ovviamente queste voci rimangono inascoltate nell’indifferenza di una società disgregata ed in preda ad un delirio securitario.
Il carcere non è altro che non strumento di controllo ed oppressione, usato per reprimere, isolare, annullare ogni espressione di malessere generato dalle condizioni di prevaricazione e sfruttamento che dominano questo sistema. È importante sostenere questa lotta perché solo attraverso la solidarietà sarà possibile rompere il muro di silenzio creato attorno al carcere e ai detenuti e ai continui soprusi perpetuati al suo interno.
Solidarietà ai detenuti in lotta!
Domenica 7 Dicembre dalle ore 15
Anarchici di via del cuore – Cpa FiSud – Villa Panico
http://www.autprol.org/