27/11/2008: Lettera dal carcere di Brucoli–Augusta (Siracusa)


Carissimi compagni,
vi spedisco questo scritto per farvi avere mie notizie, dal momento che mi trovo appoggiato nel carcere di Brucoli perché il ministero ha deciso con un’ordinanza che non mi devono portare a Catania, dove ho fatto la prima udienza dei preliminari, che hanno subito rinviato al 13 novembre. Quindi penso di rimanere qui per tutto il mese, poi dovrei ritornare ad Alessandria.
Qui la sezione è di 25 posti; tutte celle singole; sotto EIV siamo in 3, gli altri tutti normali. Ma ci mandano da soli all’aria. Non c’è nessuna attività sportiva o ricreativa. Anche tutti gli altri vanno da soli, quindi il passeggio non è più di 30 minuti. Noi della EIV abbiamo chiesto l’aria insieme e di avere anche tutte le ore che ci toccano. Ci hanno risposto che non è possibile e che le cose qui non cambiano. Insomma non c’è la benché minima libertà intramuraria – tranne30 minuti di aria al giorno.
Il regime a cui siamo sottoposti è molto rigido, ci viene proibita ogni cosa necessaria ad alleviare le sofferenze che questi posti comportano. La direzione è sorda. Noi cerchiamo di andare avanti e di lottare con tutte le forze per conquistare qualcosa, degli spazi per sopravvivere, ma è difficile farlo quando ti trovi in una sezione sempre isolato e le tue rivendicazioni rimangono tra le mura del carcere. Poi per me la situazione è ancora più difficile, perché qui mi hanno applicato il 14 bis totale. Mi trovo così isolato e senza nulla nella cella. Tuttavia i compagni di qui sono solidali, uniti, per quelle che sono le nostre forze facciamo del nostro meglio per andare avanti e lottare e per fare sentire la nostra voce.
Certamente il prossimo mese ritorno ad Alessandria e mi spiace lasciare in questo lager i compagni a lottare, ma non gli faremo mancare la nostra solidarietà e vicinanza.
Con questo vi saluto tutti: per un mondo senza galere!

Brucoli, 4/11/08
Antonino

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