17/11/2008: Processo ai Notav, seconda udienza
Il movimento ribalta l’accusa e rivendica il significato politico dell resistenza sull’autostrada del 6 dicembre 2005, dopo lo sgombero violento dei terreni occupati della Libera Repubblica di Venaus operato dalle forze dell’ordine.
La prima udienza (lunedì 10 novembre) furono ascoltati gli agenti della Polzia. Oggi è stata la volta dei 2 imputati, Luca e Giorgio, e altri valsusini intervenuti come testimoni. La prossima udienza si terrà il prosssimo 15 dicembre. Impossibile per la giuria giungere alla sentenza per il 4 dicembre com’era inizialmente previsto .
L’accusa, sostenuta dal pm Ausiello, è quella di aver sottratto una macchina fotografica da un’autovettura della polizia stradale, di aver danneggiato l’auto stessa e di aver ostacolato l’operato degli agenti. Gli imputati rivendicano l’azione di resistenza ma negano il furto dellapparecchio fotografico.
I fatti oggetto di reato si svolsero nella mattinata del 6 dicembre 2005. Come prima risposta alla brutale aggressione della polizia una quarantina di No Tav si recò sull’autostrada nel tratto proprio sopra i terreni sgomberati per bloccare il traffico. Di lì a poco tutta la valle verrà bloccata per due giorni da migliaia di persone inferocite, che l’8 dicembre con determinazione libereranno i prati di Venaus scacciando polizia e carabinieri.
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