10/11/2008: Mauro Rossetti Busa: Considerazioni sulla vita carceraria


Carissimi Compagni/e,
vi comunico che il Tribunale di Sorveglianza di Napoli mi ha notificato il rigetto della sospensione dell’esecuzione della pena per affidamento in prova al servizio sociale (art. 47/4 e 47 ter. O.P) per motivi di salute.
Le motivazioni del rigetto sono le stesse dei mesi precedenti, per dare più credibilità come motivazione sulla presunta mia pericolosità sociale, sono andati a pescare un reato di 30 anni fa dove nel 1976 fui promotore di una rivolta in carcere, come se gli altri reati elencati non comportassero ugualmente la pericolosità sociale. Rapina con sequestro di persona e detenzione di armi, detenzione e fabbricazione di materiale esplosivo, attentati incendiari con finalità di terrorismo ecc. Per questi miei precedenti penali mi ritengono di una spiccata pericolosità sociale, urrà! E, come se non bastasse, la questura di Lucca della divisione anticrimine e quella di Firenze della divisione antiterrorismo scrivono: a riprova dell'indole criminale del nominato si vedano le informazioni nelle quali viene confermato il percorso delinquenziale del predetto e ne viene delineata anche la sua ulteriore propensione verso fattispecie penali di natura politica, con riferimento alle condizioni di salute del detenuto negli atti acquisiti non sono emerse patologie gravi.
In conclusione, se non ho l'aids conclamato con valori a 150 anzichè 1.150, di galera non mi fanno uscire, loro devono accertarsi che stai con un piede nella fossa e a quel punto ti mandano a morire in qualche centro. Ecco, questo è uno stato di diritto. Forse hanno confuso tra diritti e non diritti, l'unico nostro diritto è quello di continuare a morire nelle carceri dello stato in silenzio per via della burocrazia e della malasanità.
Il medico del carcere ha dovuto fare una richiesta per il ricovero nell'ospedale di Cutugno (Napoli) al tribunale di sorveglianza e il nullaosta del dibattimento, come mi ha detto il medico, potrebbe arrivare anche tra due mesi, due mesi in cui dovrò aspettare per la biopsia. Di conseguenza non potrò fare le punture di interferone per l'HIV, altra patologia insieme alla mia sieropositività. Se mi viene la cirrosi epatica faccio la fine di mio fratello, lui infatti morì. Dal 13 Marzo 2008 rifiutai il farmaco trizivir antivirale per l'hiv, per rivendicare una migliore assistenza. Oggi siamo di nuovo allo stesso punto.
Il 13 Ottobre ho ripreso la solita protesta per le solite ragioni ma questa volta non sarà per 3 mesi, sarà una protesta senza scadenza.
Quando chiesi la prima volta la liberazione condizionata, sempre per motivi di salute, mi venne rifiutata con una motivazione che diceva che non avevo dato segno di ravvedimento, come dire che non mi ero pentito delle mie azioni. Di cosa dovrei pentirmi? Non ho nessun ripensamento delle mie scelte politiche e di vita, alcuni escono dalle galere appigliandosi all'art. 53 ter. dell'ordinamento penitenziario, che non voglio mai chiedere perchè so cosa è e in cosa consiste.
Bene compagni, quì termino.
Mi auguro che attraverso gli scioperi della fame che verranno fatti a Dicembre possano contribuire all'abolizione dell'ergastolo anche se sono dubbioso riguardo al fatto che il governo possa fare ciò. Se l'avessero davvero voluto fare perchè non l'hanno fatto quei comunisti che erano al governo, perchè non lo fanno quella sinistra e quella destra che devono rendere conto agli elettori. Avete visto il casino successo per via della liberazione di Maso dopo 17 anni o di Alemanno che è indignato per la condanna a 29 anni anni invece che l'ergastolo per quel tipo rom.
Come possiamo illuderci che questo governo abolisca l'ergastolo.
[...]
I farmaci che dovrei prendere negli orari prescritti dal medico molte volte vengono dati fuori orario. Ad esempio: il farmaco trizivir antivirale lo devo prendere alle 20.00 e alle 8.00 del mattino, tra una pasticca e l'altra devono passare dodici ore per avere la sua funzionalità.
Ma la cosa più grave è successa venerdì 31 Ottobre. E' successo che l'infermiere alle ore 20.00 non era passato a distribuire il farmaco, guardai l'orologio ed erano le 22.40. Chiamo la guardia per avere una spiegazione e mi sento dire che gli infermieri sono in sciopero e che pertanto non passano alla distribuzione dei farmaci. Così ho ribadito che il farmaco devo prenderlo, e lui mi ha risposto che avrebbe telefonato al direttore.
Ma se io, invece di essere sieropositivo, fossi stato un malato di cuore e non mi davano le mie pasticche a causa dello sciopero degli infermieri..
Beh, sono le ore 23.07, anzi ora le 00.10 e arriva un'infermiera a portarmi il farmaco, io l'ho rifiutato.
Quì non ci sono solo io che prendo questo farmaco, c'è un altro detenuto nelle mie stesse condizioni e un altro ancora che deve prendere alcuni farmaci più urgenti per altre patologie più gravi delle mie.
Inoltrerò un reclamo al direttore del carcere, se quanto avvenuto il 31 Ottobre è da ritenere giusto, lasciare i detenuti senza i medicinali. Se gli infermieri erano in sciopero, dovevano avvisare almeno una settimana prima in modo che i detenuti se la sarebbero sbrigata da soli, come fanno certe volte quando gli infermieri distribuiscono i farmaci alle 18.00 perchè alle 20.00 devono guardarsi la partita. Loro fanno gli scioperi..
Bene, scendo anche io in sciopero, anche se l'ho iniziato il 13 Ottobre, lo comunico a questi signori. E poi quando affermiamo, affermandolo pure io, che il carcere è un luogo di sterminio e di abusi, loro si offendono perchè credono che il carcere sia un luogo di rieducazione e di recupero del condannato. Cazzate. E' il detenuto che vuole reintegrarsi nella società ma non è merito del carcere o del convincimento ad opera dell'educatore.
E' come se da ateo diventassi cattolico, mica me lo dice la chiesa, è una scelta mia.
E' una società marcia, paranoica, una società galera, razzista e basata sul consumismo del benessere capitalista. Sempre pronta a difendere il proprio capitale e a difendersi da tutto e tutti sono fuori dai loro contesti.

Mauro Rossetti Busa
[via Nuova Poggioreale 177 - 80143 Napoli]

Da www.informa-azione.info

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