05/11/2008: Varese: Valutazioni sulla lotta ad Origgio
Riportiamo due contributi sulla lotta ad Origgio, che come è stato detto è stata positiva perchè ha visto la presenza di quasi tutti i lavoratori al picchetto. Non sono mancati atti di tensione soprattutto quando mi hanno aggredito. Alla fine dello sciopero, mentre mi avviavo a prendere l'auto, una decina di persone, con il resposabile della cooperativa, mi hanno aggredito. Mi hanno teso un vero e proprio agguato, mi hanno sbarrato la strada con un mezzo di autotrasporto della Bennet, l'autista è scappato e contemporaneamente è uscito questo manipolo di caporali incattiviti dallo sciopero. Con provocazione Chiari mi indicava ad un crumiro che gli avevano bucato le gomme dell'auto (tra l'altro pensiamo che sia stata la stessa cooperativa per far esacerbare gli animi contro di noi) come il responsabile di tutto, ciò avveniva con i carabinieri e lo stesso capo della Digos di Varese che facevano finta di non vedere. Per fortuna sono riuscito a richiamare qualche compagno che si era attardato ad aspettarmi, con la presenza di un gruppetto di compagni accorsi ho chiesto ai capi dell'ordine pubblico di attivarsi per liberare la strada e far passare la mia auto. In tutta risposta hanno fatto spallucce e dopo che abbiamo di nuovo pichettato il cancello e chiuso l'entrata dei camions hanno cercato di intimorirci sostenendo che mi avrebbero scaricato addosso una pesante denuncia. La decisione dei compagni presenti, mi hanno permesso di liberare l'auto, ma le minacce avute fanno preasigere che la prossima volta sarà dura e che per tale motivo dovremo essere ancora più organizzati per contrapporsi alle provocazioni, ma anche ad un possibile pestaggio che possono mettere in atto le forze del disordine. Aldo
Aldo_Milani@regione.lombardia.it
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CON I LAVORATORI DELLE COOPERATIVE IN LOTTA
alla BENNET di ORIGGIO
Ancora una volta, questa notte, si è tenuto uno sciopero con picchettaggio attivo dei lavoratori delle cooperative Leonardo e Java in appalto al magazzino centrale della Bennet di Origgio (VA) con il sostegno dello SLAI Cobas e numerose altre realtà politiche e sociali milanesi
Sono stati bloccati i tre ingressi ai camion (in entrata e in uscita) impedendo così, di fatto, il rifornimento delle merci a tutti i supermercati della catena Bennet.
Gli operai delle due cooperative sono in lotta da parecchi mesi per rivendicare il rispetto del contratto collettivo nazionale e dei propri diritti sindacali, nonché migliori condizioni di lavoro e l'applicazione delle norme più elementari sulla sicurezza e sull'orario ad oggi completamente disattese. Tutto ciò con la complicità del sindacalismo confederale e concertativo: CGIL e UIL hanno infatti sottoscritto un accordo in deroga al ccnl che permette alle due cooperative di corrispondere ai propri soci-lavoratori solo il 60% del minimo salariale previsto, con una quota ulteriore di salario (circa il 20%) a cottimo e comunque legata alla produttività, rendendo così difficile se non impossibile alla maggior parte dei lavoratori raggiungere persino l'80% del salario. Ma nel corso del tempo i lavoratori in lotta hanno ampliato le proprie rivendicazioni dovendo affrontare la dura risposta repressiva che la direzione aziendale ha attuato: licenziamenti politici, isolamento e trattamento differenziato e peggiorativo per gli operai più esposti. Nonostante questo i lavoratori non si sono fatti piegare ma anzi, consci del ruolo svolto dal sindacalismo concertativo, hanno abbandonato in massa CGIL e UIL, dandosi un momento di autorganizzazione all'interno dello Slai Cobas.
E' stata quindi un'importante notte di lotta e di autorganizzazione dal basso nella quale non sono mancati i momenti di provocazione da parte di qualche sparuto crumiro, spinto dalla direzione della cooperativa, e dai numerosi capetti/servi della cooperativa stessa.
E infatti il picchettaggio iniziato alle 21,30 di giovedì 16 si è concluso la mattina del 17 con un ultima gravissima provocazione quando, su indicazione della direzione della cooperativa Leonardo, veniva bloccata l'auto di un rappresentante dello Slai tentando con quest'atto di ritorsione, con la protezione dei carabinieri, di impedire la partecipazione dei lavoratori al corteo per lo sciopero generale. L'accorrere dei compagni e delle compagne e la minaccia di bloccare ad oltranza lo stabilimento ha ottenuto lo sblocco della situazione.
Ma la lotta dei lavoratori di Origgio continua sino al riconoscimento dei propri diritti e al reintegro dei licenziati politici.
Lo sciopero di giovedì notte è dunque stato un ulteriore segnale di forza e di compattezza dei lavoratori che si è concluso con la partecipazione alla grande manifestazione che ha attraversato Milano in occasione dello sciopero generale lanciato dal sindacalismo di base.
Come compagne e compagni del CSA Vittoria continueremo a sostenere la lotta dei lavoratori della Leonardo e della Java allo stabilimento Bennet di Origgio, per migliori condizioni di vita e di lavoro, convinti che il conflitto di classe possa nascere e svilupparsi, su un terreno di incompatibilità politica, solo a partire dai soggetti sociali che in prima persona vivono le condizioni di sfruttamento e precarietà, nei luoghi della produzione e non dalle stanze dei palazzi.
CONTRO LA PRECARIETA' E LO SFRUTTAMENTO
INVITIAMO TUTTI E TUTTE A MANTENERE ALTA L'ATTENZIONE PER ESSERE PRONTI A PARTECIPARE ALLE PROSSIME INIZIATIVE DI LOTTA ALLA BENNET DI ORIGGIO
I compagni e le compagne del C.S.A. VITTORIA
vittoria@ecn.org
www.csavittoria.org
http://www.autprol.org/