05/10/2008: 25/26 OTTOBRE INCONTRO ANTICARCERARIO A NAPOLI. SOLIDARIETA’ AI DETENUTI IN LOTTA!


Il primo dicembre di quest’anno inizierà uno sciopero della fame a rotazione nelle carceri italiane per l’abolizione dell’ergastolo. La mobilitazione dell’anno scorso, seppur conclusasi con risultati al di sotto delle aspettative degli stessi prigionieri in lotta, ha comunque contribuito a far crescere quanto meno la voglia di lottare, di comunicare e di vivere contro l’abominio del carcere. Ci sembra importante che ad un anno dall’inizio di quella protesta, i prigionieri abbiano deciso di riorganizzarsi per portare avanti una lotta collettiva che provi a rompere il silenzio e i costanti tentativi di pacificazione all’ interno delle carceri.
Forti dell’esperienza dell’anno scorso, come compagni e compagne de La Bella, che dalla precedente protesta contro l’ergastolo abbiamo solidarizzato e ad oggi mantenuto contatti con i prigionieri in lotta vorremmo fare alcune riflessioni da condividere con quanti fuori e dentro sentono come proprie le lotte contro il carcere e la società che lo genera.
Innanzitutto ribadiamo come anarchici e anarchiche che riteniamo indispensabile che questa lotta ed eventuali altre mobilitazioni siano assolutamente autonome, che cresca la consapevolezza della necessità di agire e lottare in prima persona per modificare le condizioni di vita e i rapporti di forza e che all’interno delle carceri si rinsaldino i rapporti tra i prigionieri, ergastolani e non.
Questo aspetto ci sembra particolarmente importante e ci auguriamo che la lotta che inizierà a dicembre e le lotte future sappiano, anche facendo tesoro dell' esperienza passata, trovare rivendicazioni e obiettivi che coinvolgano direttamente molti più prigionieri e non solo quelli colpiti da fine pena mai.
Concordiamo poi con gli ultimi documenti degli ergastolani sul fatto che non ha senso ed è anzi nocivo cercare appoggi di quanti stanno con tutta evidenza dall’altra parte della barricata. Riteniamo infatti che sono proprio la magistratura più o meno progressista, i politici di qualsiasi colore e i giornalisti a determinare e contribuire, ognuno con la propria specificità, ad aggravare sempre più le misere condizioni di vita dentro e fuori le prigioni.

Su queste basi convochiamo per il 25 e il 26 ottobre a Napoli una due giorni di discussione e confronto.
Inoltre invitiamo tutti i prigionieri e le prigioniere a partecipare a questa iniziativa inviando contributi scritti.
L’appuntamento è per le 15 in via Ventaglieri 76|a nei pressi della stazione della metropolitana di Montesanto.

http://www.autprol.org/