20/09/2008: Vittoria degli esternalizzati Wind
ll Tribunale del Lavoro di Monza, mercoledì 17 settembre, ha accolto il ricorso promosso da circa 50 lavoratori esternalizzati dalla Wind ed ora in forza ad Omnia, difesi dagli avvocati di San Precario: Antonio Pironti, Massino Laratro, Matteo Paulli, relativamente alle somme spettanti agli stessi a titolo di premio aziendale per l’anno 2007 e per gli anni a venire.
Il tribunale ha inoltre condannato la Omnia alla costituzione in favore dei lavoratori del Fondo di Solidarietà in precedenza istituito presso la Wind. In termini economici stiamo parlando di circa € 2.000 a lavoratore oltre al diritto degli stessi a vedersi rimborsare le spese sanitarie specificate nel fondo solidarietà.
L'avvocato Paulli commenta positivamente la sentenza "Ciò che Omnia ha tentato invano di perseguire rientra nello schema classico adottato in operazioni di questo genere di cui il “profitto” imprenditoriale poggia esclusivamente sulla decurtazione dei diritti dei lavoratori". Nel concreto si tratta di 4 SUV in meno per gli uni e i giusti diritti in più per i lavoratori.
Questo giudizio si inserisce all'interno di un contenzioso più ampio fra i lavoratori, Omnia e la Wind. Infatti da domani continua il percorso di mobilitazione e di lotta iniziato nel mese sciopero a sionghiozzo nel mese di luglio che ha avuto un'adesione del 95% spiazzando l'azienda. Da una parte si chiedono il riconoscimento dei diritti persi nel passaggio fra wind ed Omnia, e dall'altra si punta a invalidare l'esternalizzazione. Sarà sempre il tribunale di Monza a pronunciarsi nei prossimi mesi. Da ora in avanti è previsto quindi un ciclo di scioperi più o meno tradizionali a cadenza settimanale per ricordare ad entrambe le aziende che "non c'è trippa per i gatti, siamo incazzatissime e continueremo a denunciare le schifezze che stiamo subendo"
Mario del PuntoSanPrecario giustifica la strategia scelta come l'unica possibile per ottenere un risultato positivo "è necessario combinare tempestivamente alla protesta le azioni giudiziarie su tutti gli aspetti del contendere: l'esternalizazzione, i premi produzione, le condizioni di lavoro. Solo con questa tenacia e questa rabbia otterremo il rispetto dei diritti. Per questo stiamo preparando delle azioni, ne vedremo delle belle".
E la manifestazione dei sindacati dei confederali?
Mario risponde: una protesta cha ha come punti fermi "una carta delle responsabilità" e "un tavolo delle trattative" a cui sedersi non ha un grande futuro.
Anche perchè il passato dei confederali è macchiato dalle firme apposte a contratti, trasferimenti ed esternalizzazioni totalmente penalizzanti. La telefonia conta 250.000 impiegati con percentuali altissime di precarietà (fino al 70%).
Le 24.000 assunzioni sbandierate negli ultimi due anni sono comunque una goccia nel mare e sono ascrivibili più al sacrificio e all'impegno di chi, in wind, in omnia, in atesia, in vodafone e in altre aziende si è ribellato che all'azione dei sindacati confederali, i quali peraltro hanno dimostrato una mollezza imperdonabile decidendo di non impegnarsi nell'azione legale intentata dagli avvocati del PuntiSanPrecario relativa ai premi di produzione ed al Fondo di Solidarietà.
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