13/09/2008: Intervista ai cancelli di Innse (Milano)


Intervistiamo Damiano, operaio addetto alle macchine utensili. 28 anni di anzianità, un figlio, moglie a carico e mutuo da pagare.

QUALI SONO LE ULTIME NOVITA’ E I RISVOLTI SULLA VOSTRA SITUAZIONE?
In azienda il lavoro prosegue, abbiamo partecipato in massa all’ incontro del giorno 19 agosto presso l’ ufficio regionale del lavoro dove abbiamo finalmente guardato in faccia dopo tanto tempo il nostro padrone… o ex padrone…

ERA PROPRIO PRESENTE PERSONALMENTE?
Si, accompagnato dal suo pool di avvocati e c’ è stato qualche momento di tensione, sai gli animi si sono un po’ surriscaldati, anche perché lui ridacchiava… Comunque lo schieramento della forza pubblica lo ha protetto impedendoci di avvicinarlo…

DI COSA SI E’ DISCUSSO IN QUELLA SEDE?
Si discuteva la chiusura della procedura di mobilità e speravamo in una mediazione da parte dell’ istituzione regionale mirata a congelare momentaneamente il decorso verso i licenziamenti in attesa del futuro incontro programmato a Roma presso il Ministero del lavoro… In sostanza cercavamo di arrivare a Roma senza la lettera di licenziamento in tasca.

E COME E’ ANDATA?
Il sindacato provinciale ha fatto da portavoce sulla questione predetta, in quanto come puoi capire i nostri delegati hanno deciso: “o tutti al tavolo o tutti fuori”. E’ stato negato l’ ingresso ad una delegazione allargata, pertanto solo la segretaria provinciale ha partecipato. Alla fine eravamo tutti molto irritati. L’ incontro è stato molto sterile il padrone e i suoi legali hanno rifiutato quella che in sostanza era una presa di tempo dichiarando che l’ indomani sarebbero partite le lettere di licenziamento.

NESSUNO E’ RIUSCITO A FARLI DESISTERE?
No, speravamo in un intervento più deciso ma la regione non ha fatto altro che prendere atto della questione, si è impegnata anche la prefettura senza risultati… Siamo incarogniti e con l’ amaro in bocca… D’altronde come ormai tutti sanno abbiamo il lavoro e un imprenditore intenzionato a rilevare l’ azienda, il quale, per quello che si sente si è già mosso verso la proprietà del terreno ponendo una base per un contratto di affitto.

QUINDI ORA COME VI MUOVETE?
Siamo licenziati!! Ma non per questo ci scoraggiamo. Il fatto che la fabbrica funzioni regolarmente, che nessuno abbia abbandonato il proprio posto di lavoro resta un punto di forza ed è un messaggio chiaro circa le nostre intenzioni. Non un passo indietro. Impugneremo legalmente il licenziamento, gli avvocati sono già in moto. Tutto è rimandato al Ministero di Roma.

fonte: Operai Contro di giovedì 28 agosto
http://www.operaicontro.it/index.php?id=3763df

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