13/09/2008: Vicenza: cariche per far saltare consultazione


La violenza della polizia contro cittadini seduti e inermi di sabato scorso va letta come conseguenza diretta della lettera che Silvio Berlusconi ha inviato al Sindaco Variati, invitandolo ad annullare la consultazione popolare.
Il Governo vuole “estirpare alla radice il dissenso locale”, come chiedeva un anno fa il commissario Costa. È evidente il tentativo di far saltare la consultazione popolare del prossimo cinque ottobre attraverso le pressioni politiche e la repressione violenta degli oppositori al progetto statunitense. Evidentemente, a Roma, temono la partecipazione civica dei vicentini.
La versione minimizzante che la Questura sta tentando di spacciare sui fatti di sabato scorso è ridicola: i filmati pubblici raccontano con dovizia di particolari le violenze gratuite contro i manifestanti seduti per terra. Evidentemente Sarlo ha la coda di paglia e, dopo aver ordinato ai suoi sottoposti di dare una lezione ai vicentini, tenta di nascondere la verità: l'unico che ha violato la legalità, tradendo tra l'altro la parola data agli organizzatori, è il Questore vicentino che ha calpestato i diritti civili dei cittadini vicentini.
Non sarà l'arroganza, ne la violenza, a fermare l'opposizione alla nuova base statunitense. Sabato prossimo – 13 settembre – una manifestazione attraverserà la città per raggiungere il Dal Molin. Un sopralluogo collettivo, per accertare che nessun lavoro sia iniziato nel segreto, ma anche una risposta a chi vorrebbe portare a Vicenza violenza e illegalità.

Vicenza, 8 settembre 2008
Presidio Permanente No Dal Molin
fonte: comunicazione@nodalmolin.it

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CMC a Vicenza: Costa fermi i lavori
Entro il 13/09 dichiarazione pubblica del Commissario di rispetto verso Vicenza
Sappiamo che alcuni impiegati della C.m.c. di Ravenna sono a Vicenza, risiedono in appartamenti in affitto e si preparano ad allestire il cantiere al Dal Molin; di solito, nel caso di apertura di grandi cantieri, la cittadinanza viene informata: non è il caso del Dal Molin, vicenda nella quale la trasparenza è sempre stata un optional.
Indiscrezioni di stampa hanno assegnato al commissario Costa l'ultima parola sull'accensione delle ruspe. Ci aspettiamo, entro il 13 settembre, una dichiarazione pubblica di rispetto verso la città di Vicenza: nulla deve muoversi prima della consultazione popolare del 5 ottobre e della sentenza del Tar dell'otto ottobre. Interpreteremmo il silenzio come un atto di arroganza e prevaricazione contro Vicenza.
Sarà questo il messaggio che porteremo, giovedì 4 settembre, a Paolo Costa; per farlo ci recheremo a Venezia, alla Mostra del Cinema, un luogo particolarmente frequentato dal commissario a cui consegneremo il premio Attila d'Oro, assegnatogli per la sua capacità di distruggere territori.
La patata bollente, ora, è nelle mani del commissario: a lui la responsabilità di rispettare la città del Palladio oppure di dichiarargli guerra calpestandone la dignità e il diritto ad esprimersi.

Vicenza, 2 settembre 2008

http://www.autprol.org/