13/09/2008: Il nuovo accordo aziendale alla Opel di Bochum


La nuova bozza dell’accordo aziendale per la Opel di Bochum è pronta ed ha un nome temerario “Accordo del futuro 2016”. Come il vecchio ‘Accordo del futuro 2010’ anche questo ha poco a che fare con la sicurezza del posto e con le condizioni di lavoro.
Al contrario, con l’organizzazione del lavoro pianificata, solo quest’anno perderanno il posto di lavoro circa 100 colleghi. La strada viene spianata dall’esternalizzazione di parti della produzione, dal lavoro in affitto (interinale) e dalle pressioni sul salario.

Di seguito alcuni punti della bozza:
Cancellazione del salario superiore alle tariffe normali attraverso la riduzione delle tariffe alte nella misura dell’1%.
I lavoratori interinali direttamente impiegati in Opel non verranno più pagati secondo la tariffa salariale del settore metalmeccanico, ma in base alle tariffe del lavoro interinale, cioè, 7,50 euro l’ora.
Per portare a 15 ore il tempo di produzione di ogni singola auto, la bozza prevede di spezzettare ulteriormente il personale mediante ulteriori esternalizzazioni della produzione. Poi, con la dispersione dei lavoratori in aziende diverse verranno massicciamente peggiorati i salari, le condizioni di lavoro e sfregiati i diritti degli operai. Il numero degli apprendisti (tirocinanti) che verranno formati ogni anno sarà ridotto a 40, una barzelletta di fronte all’elevata disoccupazione.
Far affidamento sull’impegno di Opel relativo al nuovo modello Astra è ridicolo. Nonostante tutte le promesse fatte negli ultimi anni dall’azienda a non licenziare nessuno, a Bochum sono stati abbattuti migliaia di posti di lavoro.

Else Rietkoetter, 5 settembre 2008

http://www.autprol.org/