13/07/2008: Aggiornamenti dalle lotte antirazzista torinesi


9/7: questo pomeriggio, una cinquantina di solidali si sono incontrati con le famiglie rumene che stanno occupando lo stabile di via Pisa 5. È stata una assemblea appassionata, che ha proposto di fare un

CORTEO PER LE STRADE DI AURORA
Domani, giovedì 10 luglio, alle 18.00

per sostenere l'occupazione e per accompagnare gli occupanti fino alla circoscrizione, dove il gruppo di AN presenterà una mozione "urgente" per lo sgombero della casa.
I partecipanti all'assemblea si sono impegnati a dare il massimo risalto al volantino scritto dagli occupanti, che vi allego in formato Pdf in modo che chiunque in città possa fotocopiarlo e diffonderlo (durante il corteo e altrove).
Lo striscione del corteo sarà quello che ora è appeso al balcone, e che recita: "UNA CASA PER TUTTI".
Inutile dirvi quanto è importante questa iniziativa e quanto è importante la loro lotta.
La discussione di questo pomeriggio è stata, come dicevo, appassionata e pure multiforme. Di fatto, ora come ora, si sta costruendo una rete di solidali, disposti ad intervenire celermente in caso di sgombero e di problemi. Chi fosse interessato si faccia sentire.
A presto

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1 luglio: due sedicenni arrivano sopra un motorino all'incrocio tra via Monginevro e via De Sanctis, tentano di svoltare e vengono travolti da una macchina della polizia che stava portando alle Vallette un neo-detenuto. Uno dei due ragazzi, Manuel, è senza casco e, dopo aver sbattuto la testa sul parabrezza della gazzella entra in coma. Morirà il giorno successivo. Secondo il vicequestore Spartaco Mortola, la gazzella aveva il lampeggiante acceso e la moto dei ragazzi è passata col rosso. Secondo alcuni testimoni, invece, è stata la gazzella a passare col rosso e il lampeggiante sarebbe stato acceso dopo lo schianto. Ma di questi tempi, chi mai avrebbe voglia di testimoniare contro la polizia?
(Al di là dei testimoni e del loro coraggio. Tutti quelli che, come noi, sono già stati arrestati e si ricordano come guidano i poliziotti quando ti portano dentro sanno benissimo cosa è successo quel pomeriggio in via Monginevro. E poi, sì, Spartaco Mortola è proprio quello del G8, l'uomo della Diaz)

http://www.autistici.org/macerie/

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4 luglio. Blitz notturno al Centro agroalimentare torinese di Grugliasco, con cinque stranieri arrestati e tredici denunciati perché senza permesso di soggiorno. Dall'inizio dell'anno gli arresti sono stati ventuno e le denunce quarantotto. In più, a detta del presidente del Centro, nello stesso periodo tremilatrecento persone sono state accompagnate fuori dai cancelli dalla vigilanza interna perché senza contratto. A quanto pare, blitz dopo blitz, controllo dopo controllo, i clandestini si fanno pagare sempre di meno: l'ultimo prezzo noto è cinquanta centesimi per scaricare un intero camion di angurie. Da un quotidiano, ecco le dichiarazioni di alcuni lavoratori regolari del Centro: «Questi ragazzi prendono un euro o addirittura cinquanta centesimi a servizio e non hanno nessun diritto. E inoltre disincentivano le imprese, per la maggior parte cooperative, ad assumere manodopera regolare. Poi capiamo che lo fanno perché devono pur lavorare e piuttosto che andare a rubare o spacciare è meglio così. […] Le cooperative ci assumono come soci. Non abbiamo né ferie né tredicesima né malattia. Lavoriamo sette giorni su sette e nessun sindacato ci tutela. Su uno dice qualcosa, gli rispondono che quella è la porta. Bisogna tutelarci di più». Detto tra noi, forse, è meglio spacciare.

da http://www.autistici.org/macerie/

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5 luglio. Un migrante internato dentro al Cpt di corso Brunelleschi è in fila per farsi visitare dal medico. Alza lo sguardo da terra e incrocia quello di un poliziotto. «Cazzo guardi?» dice il poliziotto.
Il migrante fa finta di niente, poi si scusa, poi dice al poliziotto di lasciarlo stare. Poi fa per entrare dal medico perché è il suo turno e, non appena volta le spalle, il poliziotto gli tira una sberla da dietro e lo spinge dentro.

da http://www.autistici.org/macerie/

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Torino: gli occupanti di via Pisa in circoscrizione
Nel tardo pomeriggio del 10 luglio il gruppo di rumeni che la domenica precedente aveva deciso di prendersi una casa abbandonata in via Pisa 5 sono scesi in strada e sono andati in corteo verso la sede della VII Circoscrizione in corso Vercelli 15.
Il consiglio circoscrizionale doveva discutere la richiesta della fascista Montaruli di chiedere lo sgombero della casa occupata dai baraccati rumeni.
Lungo il corteo, cui hanno preso parte anche una sessantina di solidali, è stato distribuito un volantino in italiano e in rumeno scritto dagli occupanti. Nel volantino si racconta la storia di queste famiglie,
obbligate dalla miseria a campare tra topi, fango, serpenti, senza luce,
acqua né riscaldamento.
La stessa storia è stata ripetuta dentro alla sala della circoscrizione dove è entrata una delegazione di 10 adulti e cinque bambini. Una storia senza troppe sfumature, perché le nuance sono un lusso che sulle rive della Stura non ci si può permettere. L’italiano stentato non ha impedito ai tre immigrati intervenuti di trasmettere la disperazione e la determinazione di una vita vissuta a fatica e di un futuro che si vorrebbe riacchiappare per la coda per consegnarlo ai propri figli e nipoti.
All’esterno, per tutte le ore del presidio, i solidali hanno continuato a scandire slogan e a battere sulle inferriate. Agli italiani ed ai rumeni si è unito un folto gruppo di ragazzi marocchini, che hanno subito sentito loro quella lotta.
Imbarazzate e penose le risposte dei vari consiglieri, sia di destra che di sinistra, che alla fine non hanno avuto il coraggio di invocare lo sgombero ma si sono limitati a dichiarare che l’occupazione è un gesto illegale.
Alla fine i bambini presenti si sono seduti tutti in prima fila, mentre una occupante chiedeva se anche i bambini sono illegali. Uno dei consiglieri del centro destra ha cominciato ad inveire contro un compagno, mentre una compagna in risposta gli chiedeva di guardare negli occhi i bambini e di dire loro che erano illegali.
L’atmosfera si è riscaldata per qualche momento: poi polizia e altri consiglieri si sono messi in mezzo e la delegazione è uscita gridando forte “casa per tutti!”.
Chi vuole dare una mano o semplicemente esprimere solidarietà passi nei prossimi giorni in via Pisa 5.
Ricordiamo a tutti l’appuntamento di venerdì 11 in largo Saluzzo.

Torino: presidio, conferenza, video contro la schedatura dei bambini rom
Nell'Italia del 2008, il ministro degli Interni ordina alla polizia di sfondare le porte delle case e tirare giù dai letti uomini, donne e bambini per allinearli contro i muri, fotografarli e prender loro le impronte digitali.
A chi dice che tutto questo ricorda anni oscuri, il ministro risponde che schedare un'intera popolazione è normale se serve a proteggerla da se stessa, perché evidentemente pensa ad una popolazione geneticamente criminale.
Al cospetto di tanta imperturbabile razionalità indignarsi non basta: occorre riuscire a fermare le schedature di massa, per impedire che il nostro futuro ci riservi gli stessi incubi di quel passato che tutti abbiamo giurato di non voler rivivere mai più.

Venerdì 11 luglio
Largo Saluzzo - San Salvario

Dalle 17,30
Presidio di fronte alla sede della Lega Nord:
«No alle schedature di massa!»

Ore 19
Aperitivo e buffet in piazza.

Dalle 20,30
Assemblea pubblica:
«Opporsi alle schedature di massa è possibile.»
Interverrà l'avvocato Simone Bisacca, con una relazione sul tema: «Cavie umane. Le impronte dei minori Rom come esperimento di controllo sociale generalizzato.»

A seguire, proiezione.
Lo Sterminio nazista degli Zingari.
Alcuni brani tratti dal documentario «A forza di essere vento».
In caso di pioggia – dopo il presidio in largo Saluzzo – ci si trasferisce in piazza Madama Cristina

A cura dell’Assemblea antirazzista di Torino

assembleaantirazzistatorino@autistici.org 338 6594361

http://www.autprol.org/