09/07/2008: Aggiornamenti dalle lotte antirazzista torinesi


6 luglio: questa mattina un gruppo di famiglie rumene ha occupato una casa abbandonata da molti anni nel quartiere Aurora, vicino a Porta Palazzo, a Torino. Queste famiglie, fino ad oggi, hanno vissuto nel campo di Via Germagnano, in mezzo ai topi e al fango. Fuori dalla casa hanno appeso uno striscione: "Una casa per tutti". L'occupante più giovane ha un anno, il più anziano ottantuno.
Ora stanno ripulendo tutto, per trasformare questa casa in un posto bello da viverci.
Serve solidarietà. Sono in via Pisa 5.
Questo è il volantino che stanno distribuendo nel quartiere:

CI SIAMO STANCATI DI QUESTA MISERIA
Siamo un piccolo gruppo di famiglie rumene, famiglie di lavoratori, con tanti bambini che vanno a scuola.
Fino a ieri abbiamo vissuto in condizioni durissime. Abitavamo nelle baracche di via Germagnano: un campo sovraffollato e sporco, senza acqua né elettricità, con i bambini sempre in pericolo in mezzo ai topi e ai serpenti.
Quando c'è stata l'alluvione, solo un mese fa, al campo l'acqua era dappertutto e sono dovuti arrivare i Vigili del Fuoco per toglierla. Ma tolta l'acqua è rimasto il fango dentro alle nostre case e tanti dei nostri figli si sono ammalati.
Ora ci siamo stancati di questa miseria. Da ora in poi vogliamo vivere una vita normale, come tutti voi. È per questo che abbiamo occupato questa casa: sappiamo che è illegale, ma sappiamo anche che è una cosa giusta. Questa casa è stata abbandonata e vuota per tanto tempo, ma noi la faremo rivivere e la trasformeremo in un posto bello per viverci, per noi e per i nostri bambini.
Vi ringraziamo per la vostra attenzione,

I nuovi abitanti di Via Pisa 5

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Oggi 6 luglio 2008 a Bologna, in sostegno ai detenuti del Cpt di Via Corelli di Milano in sciopero della fame, una ventina di antirazzisti solidali ha organizzato un presidio itinerante ai Giardini Margherita.
Sono stati fatti dei mini blocchi stradali sui Viali di Circonvallazione, con distribuzione di volantini sui soprusi e le quotidiane vessazioni subite all'interno dei Centri di Permanenza Temporanea con particolare riferimento a quello di Bologna e con un aggiornamento al megafono sui fatti di via Corelli. Si è poi entrati nel parco dove i bolognesi che restano in città si riparano dal caldo ma soprattutto dove molti immigrati si incontrano per stare insieme.
In molti, anche bolognesi, hanno espresso il loro accordo con ciò che veniva detto.
Verso sera ci si è spostati sotto al Cpt di via Mattei dove i reclusi hanno immediatamente risposto a gran voce al nostro saluto. Si è poi espressa la nostra solidarietà ai due che, pur senza riuscirci, hanno cercato di scappare dal centro: uno di loro ha ingoiato lamette e bulloni per poi tentare la fuga dall'ospedale; un altro è ancora ricoverato in ospedale in seguito ad una grave caduta dalle recinzioni. Al momento del racconto di quello che sta succedendo a Milano è partito dall'interno un forte applauso. Nonostante i nuovi pannelli di plexiglas alti quasi due metri che sormontano le mura, e che hanno sostituito il vecchio filo spinato, si è creata una buona comunicazione e siamo riusciti a parlare con uno di loro al telefono.

antirazzisti bolognesi

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Domani sera - lunedì - alle ore 19.00 presidio sotto il Cpt di Cso Brunelleschi a Torino - all'angolo con via Lancia - in contemporanea con il presidio che si terrà a Milano di fronte al Cpt di Via Corelli.
I reclusi di via Corelli sono in lotta da ieri, 5 luglio, con un sciopero della fame molto determinato e compatto. Ecco quanto scrivono i compagni del comitato antirazzista di Milano: "Da stamattina, sabato 5 luglio, i detenuti e le detenute del centro di detenzione di via Corelli a Milano sono in sciopero della fame.
Chiedono unitariamente la loro libertà e, allo stesso tempo, denunciano le condizioni della loro detenzione: cibo scarso e scadente, condizioni igieniche pessime, continue intimidazioni e maltrattamenti da parte della polizia, nessuna attenzione per le cure mediche (ai malati di AIDS non vengono somministrati i farmaci appropriati), continue espulsioni addirittura in paesi diversi da quelli di provenienza.
Di tutto questo una loro delegazione ha parlato con funzionari della prefettura durante un brevissimo incontro che ha fatto seguito all'inizio dello sciopero.
Contattati direttamente dai detenuti, nel pomeriggio, alcune decine di militanti antirazzisti si sono trovati davanti all'ingresso del CPT per un presidio di solidarietà e sostegno alla protesta.
Slogan, rumorose battiture con le pietre sul guard rail e uno striscione "chiudiamo i CPT, libertà per tutti" appeso sul cavalcavia della tangenziale, hanno caratterizzato l'iniziativa.
Dai numerosi scambi telefonici con l'interno è emerso che la polizia, in tenuta antisommossa, era entrata nei corridoi delle sezioni con chiaro intento intimidatorio, e che una ragazza egiziana che protestava è stata malmenata.
Sappiamo da alcuni avvocati che svariati sono i casi di immigrati detenuti nonostante la non convalida del trattenimento, alcuni sono in possesso di permesso di soggiorno in altri paesi d'Europa, e, soprattutto, che molti sono i lavoratori in nero prelevati direttamente sul posto di lavoro.
I detenuti hanno chiesto un incontro con una delegazione dei presenti al presidio, negata al momento dalla prefettura, e rinviata a lunedì.
In solidarietà ai detenuti in lotta, chiamiamo tutti coloro che si battono contro i CPT e le leggi razziali, a un presidio lunedì 7 luglio dalle 19 davanti al centro di detenzione in via Corelli.

Milano, 5 luglio 2008
Comitato antirazzista"

Informate tutti !!

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Torino, 7 luglio: questa mattina intorno alle 9,30 / 10, subito dopo l'espulsione di (forse) due immigrati, tre reclusi sono stati picchiati dalla polizia. Due esponenti della Croce Rossa hanno assistito senza intervenire. I migranti stanno cercando di parlare con un giornalista e minacciano di spaccare tutto. Seguiranno aggiornamenti.
Ricordo a tutti l'appuntamento di stasera alle ore 19 davanti al CPT di Torino - corso Brunelleschi ang. via Lancia - in solidarietà con i reclusi del CPT di Milano in sciopero della fame contro le dure condizioni di detenzione.
Stasera, dopo il presidio, ore 21 riunione dell'Assemblea Antirazzista in corso Palermo 46.

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Dopo la morte di Hassan, due settimane di proteste - con una rivolta all'inizio ed uno sciopero della fame di vari giorni - hanno scosso il normale tran-tran del lager di corso Brunelleschi. Agitazione e voglia di vivere hanno attraversato le gabbie: dentro e fuori. Proprio ora che in corso Brunelleschi tutto sembra tornato più opaco ecco che partono all'attacco da Milano i reclusi di via Corelli. Uno sciopero della fame, compatto, di 120 persone. Intanto, a Bologna, gli internati di via Mattei applaudono alle notizie di Milano e si preparano a lottare.
È come un'onda che attraversa le gabbie, e corre da Torino sempre più in giù, lungo la pianura. Dentro all'onda il rumore del mare, che come sempre sussura: «libertà».

Ascolta:
La cronaca del presidio in via Corelli, a Milano, della sera del 5 luglio:
http://www.autistici.org/macerie/?p=7185

L'intervento su Radio BlackOut di due internati di via Corelli:
http://www.autistici.org/macerie/?p=7185

Leggi le cronache:
da Milano
http://www.informa-azione.info/milano_sciopero_della_fame_al_cpt

da Bologna
http://www.autistici.org/macerie/wp-content/uploads/da-bologna.pdf



http://www.autprol.org/