03/07/2008: Giugno letale per i militari di USA e Nato in Afghanistan


Mentre l’aviazione statunitense causava altri 33 morti, in maggioranza civili, uccisi durante bombardamenti indiscriminati su estese aree dell’Afghanistan in appoggio a operazioni dei militari Nato, gli occupanti subivano anche perdite provocate dalle forze resistenti nelle province di Zabul, Nimroz e Uruzgán.
Secondo il sito indipendente icasualties.org, almeno 45 soldati delle truppe d’occupazione, di cui 27 statunitensi e 13 britannici, hanno perso la vita nel mese di giugno. Si tratta della cifra mensile di caduti più alta ammessa fino ad ora dal comando dell’alleanza atlantica.
Le statistiche militari mostrano che in quel mese 49 soldati della Forza di Assistenza alla Sicurezza (ISAF), comandata dalla Nato e guidata dagli USA, sono caduti in combattimento, incidenti o attentati.
Una nota del Pentagono ha pronosticato che i ribelli manterranno o aumenteranno il loro ritmo di attacchi, che è già superiore del 40% a quelli registrati nel 2007.
L’ISAF e gli Stati Uniti mantengono più di 71.000 soldati in Afghanistan, la metà statunitensi.

01/07/08
da Granmacubaweb - www.granma.cubaweb.cu/2008/07/02/interna/artic05.html

Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org e cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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