01/07/2008: Roma: report Assemblea nazionale delle Reti Migranti ed Antirazziste


Si è tenuta, Domenica 22 Giugno, a Roma l'Assemblea delle Reti Migranti ed Antirazziste, con la partecipazione di molti coordinamenti, associazioni, comitati, sindacati di base, provenienti da tutta Italia.
In oltre 20 interventi sono stati discussi sia i contenuti dei decreti e disegni di legge del pacchetto sicurezza che le iniziative e le attività messe in piedi a livello locale.
Si sono analizzati anche l'impatto e gli effetti che un'ossessiva propaganda intesa a individuare nei migranti il criminale ed il nemico, da molti anni a questa parte, ha prodotto anche tra i lavoratori e i settori popolari gravati da una crisi economica e sociale i cui responsabili vanno ricercati negli squilibri e le distorsioni provocate da uno sviluppo, anche internazionale, che premia i profitti e gli speculatori portando l'umanità intera verso il baratro.
Si è potuto verificare che, nonostante i due anni di sordina del movimento antirazzista verificatisi durante il Governo Prodi, le esperienze di lotta e di organizzazione su questo terreno sono proseguite, anche con un forte protagonismo diretto degli immigrati - come dimostrano le mobilitazione di Brescia, Verona, Roma, Napoli, Reggio Emilia, Milano, e tante altre - sia sul terreno più strettamente legato alle condizioni di lavoro che a quelle più generali legate ai decreti flussi, al Protocollo con le poste e a tutte le normative derivanti dalla Bossi Fini e dalla Turco Napolitano, comprese le lotte contro i CPT.
Questo fatto - è stato valutato - permette di poter guardare con fiducia alla possibilità di condurre una campagna di mobilitazione contro le misure xenofobe e razziste messe in atto dal Governo Berlusconi, in continuità, è stato rilevato, con l'azione del Governo Prodi da cui buona parte di esse sono state ereditate come non hanno mancato di rimarcare buona parte delle forze politiche della scorsa maggioranza.
Non sarà facile contrastare con successo tali provvedimenti, ma la valutazione unanime è stata quella del rilancio unitario delle mobilitazioni, partendo fin dal mese di luglio con iniziative che abbiano alla base il rifiuto del pacchetto sicurezza e la piattaforma, dai contenuti radicali, che ci ha caratterizzato finora.

Si è convenuto di dar vita ad una settimana di mobilitazione dal 5 al 12 luglio con iniziative locali, il più possibile unitarie, caratterizzate sopratutto dal rapporto con i settori popolari, sia italiani che immigrati, per chiarire bene i contenuti del pacchetto sicurezza, le cui ricadute graveranno su tutti a partire dalla militarizzazione del territorio, anche con materiale comune, un appello ed una sorta di schede esplicative. A questo proposito si è assunta la manifestazione di Bologna del 5 luglio prossimo come la prima di queste iniziative, con l'invito a partecipare con delegazioni anche di altre parti d'Italia, invito che si è esteso anche in relazione alla mobilitazione nazionale dei Rom e Sinti prevista per il 10 Luglio.

Si è discusso anche delle prospettive di uno sciopero del lavoro migrante e di uno sciopero sociale degli immigrati, che riguardi sia l'astensione dal lavoro che da qualsiasi attività sociale, all'insegna dello slogan, "una giornata senza di noi", prospettiva molto suggestiva e di forte impatto mediatico, per la cui realizzazione non ci si è nascosti le difficoltà, su cui si ritornerà a discutere a settembre come pure dell'ipotesi di una manifestazione nazionale.
La riunione si è conclusa con l'impegno a rivedersi il 14 settembre per valutare l'esito di questi mesi di mobilitazione e per discutere le iniziative da mettere in campo nel prossimo autunno.

Roma, 22 giugno 08
Reti Migranti e Antirazziste

http://www.autprol.org/