01/07/2008: DOPO SAID, A CHI TOCCHERÀ? Report del corteo sabato 28 a Saronno


Circa 1.000 partecipanti, sabato 28 giugno, al corteo indetto da: comunità egiziana, antirazzisti Varese e provincia, sindacati di base, Socialismo Rivoluzionario Saronno.
Notevole la presenza di immigrati, con striscioni, volantini, cartelli anche in lingua araba. Fra gli italiani intervenuti al corteo c'erano anche molti i giovani e molti solidali arrivati da Milano, Novara, Como...
I messaggi lanciati dagli altoparlanti, scritti sugli striscioni e cantati in coro durante il corteo sono stati:
- in ricordo di Said, assassinato dal suo diretto sfruttatore perchè, insieme al fratello, chiedeva i suoi stipendi arretrati;
- contro l'odiosa campagna razzista dei media;
- contro il pacchetto sicurezza e l'aggravante di clandestinità;
- contro i C.P.T., veri e propri lager per immigrati, dove si resta rinchiusi fino a 18 mesi, soltanto perchè non si hanno tutti i documenti in regola.
Il corteo, si è snodato per circa tre ore per le strade di Saronno, con numerosissime soste nei punti più frequentati della città.
Al termine, gli ultimi interventi dagli altoparlanti, hanno chiarito che questa non sarà la fine della mobilitazione, ma soltanto l'inizio di un percorso di auto-organizzazione, che ci porterà di volta in volta a scendere in piazza, indire presidi e assemblee, insomma ad essere sempre presenti sul territorio contro lo sfruttamento e il razzismo.
Un razzismo che non è affatto "teorico" (legato esclusivamente al colore della pelle o alla lingua), ma di natura "economica" e "statale", poichè esso si accanisce con violenza sempre più preoccupante contro i poveri, gli sfruttati, gli emarginati, tramite lo strapotere dei padroni e tramite leggi, regolamenti, contratti di lavoro legati al permesso di soggiorno

Questo è solo l'inizio.
Viva la lotta autorganizzata!

Uno dei presenti.

http://www.autprol.org/